Sì, avete letto bene, non avete bisogno di un buon paio di occhiali, si chiamano proprio così, Erusopxecinomeddetaeperhguorhtserisednamuhllafonoitacidarecitametsys, che poi non è nient’altro che “systematic eradication of all human desires through repeated demonic exposure” al contrario e senza spazi....
La fusione tra black metal ed elementi prettamente tradizionali è un binomio vincente e “Prolog” non fa di certo eccezione. Con quest'ultimo ep i polacchi Varmia continuano a scavare nel retaggio della loro terra natia e ce lo restituiscono...
Nome sconosciuto ma copertina intrigante, ottimo connubio per un ascolto di fiducia, e a questo giro siamo stati fortunati in quanto abbiamo tra le mani una delle uscite più succulente del 2023 in campo estremo, grazie a una proposta...
Questo disco ha ben poco a che fare con i lavori di cui solitamente ci occupiamo su queste pagine virtuali però c’è un caprone digitale e sintetico su sfondo nero in copertina; quindi Lucifero approva e chi siamo noi...
Nati addirittura nel lontano 1995 e formati da membri ed ex membri di Sorcerer e Pestnebel, i tedeschi Aphelium Aeternum approdano solo ora all’agognato debutto sulla lunga distanza con questo “Dark Interstellar Mysteries”, che esce per la piccola ma...
A distanza di cinque anni dall’uscita di “Kelevsma”, ecco emergere dagli inferi “Flagellum Universalis”, terzo album degli ateniesi Heretic Cult Redeemer. L’atmosfera, a primo impatto, sembra molto vicina a quella delle due releases precedenti, eppure ho la sensazione che...
Dopo la parentesi “astrale” del precedente “Portals”, risalente al 2022, nel quale aveva sperimentato sonorità più vicine ad un ambient freddo e “cosmico”, il progetto Druadan Forest dell’infaticabile V-Khaoz, da poco fuori anche con “The Nighthold”, ultimo (e purtroppo...
Una chimera mostruosa e amorfa, potente e violenta, relegata e incatenata nei meandri più bui e sporchi, lontana da ogni luce e attenzione. Potremmo descrivere così quello strano ibrido chiamato comunemente black/thrash metal che, sarà per la sua natura...
Nella primavera del 2021 recensimmo “Ferocious Blasphemic Warfare”, debut album dei finlandesi Wolves Of Perdition che, pur non inventando niente di nuovo, riuscì ad attirare la nostra attenzione grazie alla capacità di unire un songwriting mai del tutto riconducibile...
C’è tutto un filone, pure abbastanza sviluppato a livello sotterraneo, che unisce sonorità black vecchio stampo a paludose influenze doom e psych, sempre vecchia scuola (tra i maggiori esponenti al momento citerei i Lord Mortvm). Ma questo particolare sottogenere...