La tedesca MDD Records è una label che sicuramente va tenuta in considerazione non solo per la discreta mole di uscite ma soprattutto perché molto spesso ci regala lavori interessanti. È il caso di “Pyrogenesis” ultimo disco degli Asphagor,...
Il buon Doedsadmiral, in poco più di due mesi, è riuscito a uscire sul mercato con due dischi di buona fattura: il secondo platter dei panzer Nordjevel e quello della sua creatura infernale Svartelder. La curiosità per questo secondo...
Con la consueta puntualità tornano sul mercato i canadesi Délétère, con uno dei formati a loro più congeniali, l’ep. Cosa aspettarsi dai Délétère a distanza di soli dieci mesi dal buon “De Horae Leprae” se non una bella...
Difficile rimanere indifferenti al ritorno sul mercato dei Nattverd, visto e considerato il discreto impatto degli ultimi due lavori della band sulla scena estrema norvegese. Se "Styggdom" era caratterizzato da un impeto bestiale, “Vandring” portava le composizioni in una...
Una chimera mostruosa e amorfa, potente e violenta, relegata e incatenata nei meandri più bui e sporchi, lontana da ogni luce e attenzione. Potremmo descrivere così quello strano ibrido chiamato comunemente black/thrash metal che, sarà per la sua natura...
C’è bisogno di presentare i Bewitcher? In teoria non ci dovrebbe essere, se avete diligentemente svolto i vostri compiti a casa; in caso contrario ricordiamo che si tratta di un power trio proveniente da Portland – Oregon – USA,...
Mr P. è a tutti gli effetti una persona instancabile e insaziabile, visto e considerato che dal 2015, anno d’uscita della prima fatica discografica dei Mavorim, sua oscura e ributtante creatura, con una costanza disarmante è arrivato all’agosto del...
Ed eccoci di nuovo a parlare dei Malauriu, ensemble siciliano che abbiamo ormai imparato a conoscere sulle nostre pagine virtuali e che negli ultimi anni si sta rivelando decisamente attivo, con una serie di uscite nei più vari formati...
Lo split, ormai lo sappiamo bene, è un formato molto appetibile nel mondo underground, sia perché permette di “far girare il nome” anche con una manciata di pezzi, quando magari il tempo o l’ispirazione non sono sufficienti per comporre...
Lo split, lo sappiamo, è un formato meno impegnativo del full length, è molto utile per far circolare il nome dei gruppi in ambito underground e talvolta custodisce piccoli tesori e canzoni perfino più interessanti di quelle che finiscono...