Dalla sempre fertile Sicilia, che continua a ribollire di realtà interessanti, ecco questo split tra i Lich e gli Ossario, che vede la luce in formato tape per la britannica Imperatrix Mundi Records, in edizione limitatissima (sole centoventi copie), come insegna la tradizione underground più votata all’autarchia. Il compito di aprire le danze spetta ai Lich, terzetto formato da Morbid Bodysnatcher alla chitarra, Damien Thorne (già in Bunker 66 e Occultator) al basso e alla voce, e Animal Profanator (anche lui negli Occultator) alla batteria, che ha alle spalle la demo “Obsessed By The Grave” del2012 e il full length “Cryptic Stench” del2018. “Revenge Of The Dead” e “Nightmare” sono due pezzi cavernosi e putrescenti, in bilico tra un black metal minimale e sulfureo, debitore soprattutto della così detta prima ondata, e un death metal d’annata (diciamo quello più viscerale e meno tecnico, a cavallo tra la fine degli anni ottanta e i primissimi anni novanta), non privo di qualche rallentamento dal sapore cimiteriale.
Il riffing riesce a risultare incisivo senza essere eccessivamente caotico mentre la sezione ritmica svolge diligentemente il proprio lavoro e il cantato, che è più un urlo lontano e rauco, si amalgama bene al contesto musicale.
Dal canto suo la produzione, molto classica e ricca di riverberi, è adatta per sottolineare l’atmosfera morbosa e da film horror di serie b suggerita dalla musica dei nostri, che sembra davvero provenire da qualche angusta cantina, piena di ragnatele e umidità.
Non è meno carica di umori mortiferi la proposta degli Ossario, anch’essi un terzetto, formato da Schizoid alla chitarra e al basso, Anamnesi alla batteria e Krost Von Barbarie alla voce, che abbiamo già avuto modo di conoscere su queste pagine virtuali in occasione della pubblicazione del loro omonimo ep di debutto, uscito qualche mese fa. “Sadomartyrs” è una canzone veramente potente e ben costruita (a mio giudizio il miglior pezzo degli Ossario, finora): un tornado di blackened thrash metal violento e catacombale, dove fa la sua comparsa, in veste di guest vocalist, anche Diego DoUrden, direttamente dai seminali brasiliani Mystifier.
La successiva “A Grave Within The Mind”, aperta da un sample tratto da “Paura Nella Città Dei Morti Viventi”, beneficia anch’essa di un ospite (si tratta di Necrosplatter dei deathsters siciliani Daemonokrat, autore di un solo di chitarra) e si muove sulle medesime coordinate stilistiche, richiamando alla mente realtà come Usurper e Aura Noir e risultando al tempo stesso dinamica e granitica.
Uno split rappresenta in qualche modo anche una sorta di sfida tra i gruppi che vi prendono parte: se è così, possiamo dire che in questo caso la partita si è conclusa con un combattuto pareggio. Lich e Ossario sono band affini per approccio e sonorità, anche se le declinano in modo differente: un’ottima occasione per distruggersi le orecchie per circa un quarto d’ora e testare l’attuale stato di forma della scena underground siciliana.