Wærloga – Liar / Enemy

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È davvero una bella ed inaspettata sorpresa questo mini d’esordio del progetto statunitense Wærloga, band completamente anonima (non ci sono foto e non si conosce l’identità dei membri), qui al suo esordio assoluto, uscito in formato digitale lo scorso anno con il titolo di “Promo MMXX” ed ora riproposto dalla connazionale etichetta ultra underground King Of The Monsters Records in vinile 7” limitato a sole trecento copie. Prima di premere il tasto play, a giudicare solo dalla copertina, avrei scommesso su un dischetto caratterizzato dalle classiche sonorità war black metal ed invece queste due tracce sono riuscite almeno in parte a spiazzarmi (ennesima prova che non bisogna mai fermarsi alle apparenze) con una mistura al tempo stesso inquietante ed affascinante di black criptico, brutale e misantropico ma dal sapore vagamente melodico e con cimiteriali aperture tastieristiche, che rappresentano veramente la ciliegina sulla torta di questa breve ma succosa release. Echi della vecchia scuola nordeuropea (Beherit su tutti) sono percepibili nelle trame chitarristiche assassine e chirurgiche, così come nel drumwork catacombale e nelle vocals, in una sorta di screaming/growling disumano assai riverberato e molto evocativo. Ciò che più colpisce tuttavia è l’atmosfera generale che si respira: gelida, ipnotizzante e dal retrogusto decisamente medievale, evidenziata a dovere da una produzione sporca il giusto, che riesce a conservare un approccio raw e minimale senza trasformare il tutto in un pastone indistinguibile e cacofonico, lasciando all’ascoltatore la possibilità di apprezzare tutte le sfumature di un un sound che volge certamente lo sguardo al passato ma mantiene però intatta un’apprezzabile personalità compositiva.

E poi ci sono alcuni piccoli colpi di genio, come le già citate sfumature lievemente sinfoniche (termine che in questo caso va inteso in senso lato e non con il significato più stringente che normalmente attribuiamo all’aggettivo in questione quando viene accostato al black metal), presenti in special modo in “Liar”, o l’uso, limitato ma incisivo, di clean vocals dal sapore rituale nella parte finale di “Enemy”: tutti elementi che esaltano il mood spettrale e da film horror gotico anni cinquanta, che rappresenta un po’ la cifra essenziale di questo bel dichetto. Forse dodici minuti circa di musica non sono sufficienti per giudicare una band ma, se le premesse sono queste, possiamo ben sperare per le future uscite targate Wærloga: nel frattempo ci possiamo gustare i due pezzi contenuti in questo ep, che potrà fare la gioia dei collezionisti più accaniti e che ha tutte le carte in regola per ambire allo status di uscita “di culto”.