Chaos Luciferi – Oscurità Dalla Laguna Vol. I

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Chaos Luciferi è una one man band veneziana dietro la quale si cela l’omonimo polistrumentista e mastermind, che ha esordito nel 2020 con la demo “La Rivolta Dei Dannati”, focalizzata sulla riproposizione di macabre leggende locali e vecchi racconti ormai sepolti dalla sabbia del tempo. Infatti come lo stesso ebbe a dichiarare in un’intervista concessa qualche tempo fa sulle nostre pagine virtuali: “l’intento principale che ho con il mio progetto Chaos Luciferi non è altro che prendere alcune leggende tipiche della mia laguna o della mia regione, che sono spesso farcite da un forte credo e da grande adorazione verso la chiesa, e disfarle completamente, attraverso il racconto delle stesse ma dal punto di vista del caos e del maligno”. Chiarito così il concept, molto classico ma a suo modo interessante, che sta dietro a questo progetto solista, possiamo dire che la musica che fa da cornice a queste storie tetre si sostanzia in un black metal tradizionale, assolutamente e fieramente legato ai primi anni novanta, che affonda le sue radici nella corrente più grezza ed oltranzista del genere e si esprime attraverso un’alternanza tra pieni e vuoti, tra momenti di rabbia aggressiva e passaggi più atmosferici, quasi ai limiti dell’ambient, senza trascurare un certo piglio (sinistramente) melodico che fa capolino qua e là tra le note, rendendo la proposta più ricca e dinamica, con echi ed influenze che vanno dal vecchio black metal polacco a certe cose più datate di Nargaroth, fino alla più recente scuola raw black metal lusitana (e penso in particolare a realtà come Mons Veneris, Irae e simili).

Questo “Oscurità Dalla Laguna Vol. I” (il titolo lascia presagire che ci possa essere un seguito) rappresenta l’ep di debutto del progetto (per il momento disponibile solo in formato digitale e cd-r) e si presenta con una cover alquanto suggestiva (tratta da un dipinto del pittore Mosè Bianchi, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo) è fedele alla descrizione di cui sopra, sotto il profilo sia lirico che prettamente musicale: tutto è rispettoso dei dogmi e dei canoni del genere, che ormai conosciamo bene, dallo screaming demoniaco alle atmosfere cimiteriali e nebbiose, fino alla registrazione artigianale, carica di riverberi e di quella sporcizia che tanto ci piace.

Ovviamente se cercate l’originalità potete saltare a piè pari questo dischetto, se invece siete ancora affamati di quel feeling tenebroso che il black metal vecchio stampo riesce in qualche caso ancora ad evocare in maniera efficace (ed è questo il caso), allora un ascolto è certamente consigliato: sarà come ripercorrere per l’ennesima volta un sentiero ben noto, che si inoltra in un paesaggio di cui conosciamo ogni dettaglio ma che, nonostante questo, continuiamo ancora ad amare. Per ora Chaos Luciferi se la cava bene sulla breve distanza: sono abbastanza curioso di vederlo alla prova con un full length.