Da Toronto, Canada, ecco a voi questa nuova band che risponde al nome di Vrexiza e che si presenta con questa breve demo autointitolata di black metal duro e puro (bel logo e immagine di copertina scarna ma non priva di fascino). Di solito dal territorio canadese arrivano branchi di maniaci del war black/death più barbaro e sanguinario oppure realtà relativamente più eleganti, dedite a sonorità più atmosferiche, magari ibridate da una certa dose di ambient dal piglio naturalistico, che di norma fanno capo alla scena del Québec. I Vrexiza scelgono invece una terza via, a metà strada tra la macelleria e un sound più suggestivo, finendo per restare fedeli in maniera pedissequa a quegli stilemi gelidi e ruvidi che ormai conosciamo a menadito dalla prima metà degli anni novanta. Ed in effetti questi quattro pezzi sembrano provenire proprio da qualche oscura demo di quel periodo, a torto o a ragione considerato quasi mitologico, tanto che, come ci informa la band, sono stati registrati in presa diretta, con tutto ciò che ovviamente ne consegue in termini di resa sonora e pittoresca sporcizia esecutiva.
E i Vrexiza è questo che vogliono, né più né meno: ripercorrere quei sentieri battuti dal vento e ingombri di cumuli di neve, sulle orme dei vecchi eroi norvegesi, con un pizzico di atmosfera più dolente, nebbiosa e malinconica di stampo quasi portoghese (e non a caso la demo in questione esce, in formato tape e in edizione limitata a sole cento copie, sotto l’egida della Signal Rex, etichetta lusitana che nel corso degli anni si sta sempre più specializzando in questo genere di putridume). Nulla di eclatante, sia chiaro, ma bisogna comunque dare atto al gruppo, del quale non si hanno in pratica notizie e che qui è al suo esordio assoluto, di conoscere la materia e di trattarla con la necessaria consapevolezza, per un risultato finale che definire conservatore e tradizionale sarebbe un eufemismo.
Tutte le cosine classiche sono al loro posto: tremolo, blast e stacchi più cadenzati, qualche apertura melodica (anche abbastanza azzeccata, per la verità) e lo screaming rauco e bellicoso. Così come bellicoso è il concept, un po’ genericamente e confusamente incentrato su episodi storici cruenti, dai conflitti delle tribù germaniche e dell’impero romano alle battaglie napoleoniche e della seconda guerra mondiale. Come avrete capito si tratta di una demo prevedibile, che mette in evidenza i consueti limiti di un lavoro del genere ma che potrebbe trovare degli estimatori, forse proprio per questo suo essere così piacevolmente ingenua e retrò. Probabilmente i Vrexiza resteranno in questa dimensione ma vedremo se in futuro sapranno offrirci qualcosa di maggiormente stimolante.