La Godz Ov War Productions a suo modo è una garanzia, un po’ come la Nuclear War Now! Productions; fondamentalmente si sa già prima cosa aspettarsi: ascoltare un lavoro pubblicato dall’etichetta polacca significa nella gran parte dei casi andare allegramente incontro ad una poderosa badilata in pieno volto a base di black/death metal furioso e sanguinolento. Non sfuggono a questa costante gli statunitensi Beastlurker, trio proveniente da Chicago che approda all’esordio sulla lunga distanza dopo l’ep di debutto “Sanguine Elixir Of Psychotropic Divination”, risalente al 2019. Questo “Celestial Henchwhores Aflame” potrebbe essere il classico album sul quale non c’è molto da dire, se non: mettetevi comodi, pigiate il tasto play e godetevi l’esplosione nucleare; nulla di più e nulla di meno. Ed effettivamente i Beastlurker sguazzano negli stereotipi, sia a livello lirico che prettamente musicale, ma sembrano sapere il fatto loro e, senza strafare, confezionano un lavoro solido e di discreta qualità, picchiando forte ma adottando anche tutti quei piccoli accorgimenti che possono rendere quanto meno interessante un disco di questo tipo.
La band riprende molte soluzioni tipiche dell’ala più dura ed intransigente del black metal a stelle e strisce e sporca il tutto con una spolveratina di death floridiano d’annata: possibili accostamenti potrebbero essere fatti con gruppi come Thornspawn, Thy Infernal, Kult Ov Azazel e simili o con alcune realtà sudamericane, rispetto alle quali tuttavia i nostri amici mettono in mostra un tasso tecnico mediamente superiore e la capacità di dare vita ad un maggior numero di variazioni sul tema: può trattarsi di un brevissimo interludio di chitarra acustica oppure di qualche squarcio melodico di più ampio respiro oppure ancora di un paio di brani più lunghi ed articolati, che hanno un che di epico e sui quali sembra spirare un vento vagamente svedese. Piccole variazioni appunto, ma fondamentali per tenere desta l’attenzione dell’ascoltatore, che emergono anche grazie ad una produzione sorprendentemente professionale, considerato il genere proposto.
Stiamo comunque pur sempre parlando di infernale e cazzutissimo black/death metal, con tutte le cosine sataniche al loro posto ed è ai maniaci di questo genere di sonorità che l’album si rivolge in via quasi esclusiva, anche se sono convinto che pure chi ascolta altro potrà trovare interessanti pezzi come l’opener e title track, “Pseudorosicrucian” o la conclusiva “Noctivagant Wisdom”. Tipico prodotto targato Godz Ov War Productions? Senz’altro sì, con tutti i pro e i contro del caso: a voi la scelta.