Lo si legge già nella biografia che accompagna questa release: Black Cilice non necessita di presentazioni. A modestissimo parere di chi scrive, la one man band portoghese (di cui ci siamo occupati in occasione dell’uscita del precedente “Transfixion Of Spirits”) rappresenta ciò che di meglio si possa trovare in ambito raw black metal. Senza discussioni. Come sempre si sa poco o nulla di questa creatura nera, né tantomeno siamo a conoscenza dell’identità del suo unico componente, cosa questa che non fa altro che ammantare ulteriormente di un fascino oscuro il suo status di band leader di un certo modo di proporre black metal. Il qui presente “Tomb Emanations” non è il nuovo full length del gruppo bensì un mini di sole due tracce, che tuttavia da sole bastano a fare gelare il sangue nelle vene.
Quella dei Black Cilice non è semplice musica. No. È un’esperienza. È un viaggio nell’abisso della disperazione, è un concentrato di malvagità e oscurità senza fine che ti inghiotte. Il modus operandi è sempre il medesimo: riffs agghiaccianti e taglienti, sezione ritmica scarna e semplificata al massimo e delle vocals che provengono dal fondo dell’abisso più nero e che sono dei lamenti disumani. La melodia è ai minimi termini, la si intravede giusto nei primi due minuti di “Vigil Of Ruins”, il resto è un cammino straziante fatto di dolore e sofferenza. Della produzione nemmeno parlo. Come sempre è talmente low-fi da rendere quasi indistinguibili gli strumenti anche agli appassionati più esperti. Cosa questa che potrebbe fare storcere il naso ai più ma che a mio parere è parte integrante del fascino unico di questa band.
C’è poco altro da dire. In fin dei conti è un mini di due pezzi e di carne al fuoco ce n’è poca, anche se di qualità. Non perdo nemmeno troppo tempo a consigliarvi o meno di ascoltare questo lavoro. Perché non è per tutti. Non è per tutte le orecchie. Black Cilice è una di quelle band che in pochi possono capire ed apprezzare davvero. Perché è davvero estrema, sotto ogni punto di vista. Perché è disturbante, perché è malefica, perché incarna in musica tutto ciò che di negativo permea questo pianeta. Ma, in fin dei conti, non è proprio questo che il black metal (quello vero) dovrebbe essere?