Kriegzeit – Hateworship

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Dunque… la band si chiama Kriegzeit e il disco si intitola “Hateworship”, e già si tratta di due indizi precisi. Se poi diamo un’occhiata alla (bella) cover che raffigura teschi, diavoli, pentacoli e vari ammennicoli, ecco che gli indizi si fanno ancora più stringenti. Se infine leggiamo gli pseudonimi, per inciso fichissimi, dei tre eroi che militano nel gruppo (Lord Seppuku, Lügerchtulhu e Centvrion Necrolencer) e guardiamo le loro foto promozionali (con tanto di croci rovesciate formate da ossa ed un’elegante collana di vertebre), ecco che gli indizi si trasformano in una prova schiacciante: qui abbiamo a che fare con del becero e adrenalinico black metal, di quello che procede senza tentennamenti ed ha come unico scopo quello di spazzare via ogni cosa, ma con alcune caratteristiche particolari che lo rendono comunque interessante e leggermente diverso dal solito. I Kriegzeit provengono dalla sempre fertile Finlandia e il loro disco d’esordio esce per la Purity Through Fire ma non si tratta, come avrete appunto capito, del consueto album di black metal finlandese, carico di oscure atmosfere e sinistre melodie, come spesso è capitato con altre realtà facenti parte della nutrita scuderia della sempre attivissima etichetta tedesca.

Qui non c’è traccia di melodia, qui si pesta duro perché la band ci tiene a essere considerata brutta e cattiva. Il nostro power-trio infatti non si risparmia ed infila un assalto all’arma bianca dopo l’altro, senza soluzione di continuità per tutti i trentacinque minuti di durata del platter, che presenta otto pezzi (intro a parte) decisamente simili tra loro, quasi si trattasse dei vari capitoli di un unico discorso: il black metal dei Kriegzeit è carico di rabbia, contorto e disordinato e pulsa ogni secondo con un’intensità quasi punk, esplodendo spesso e volentieri in violentissime escursioni thrasheggianti, che rimandano immediatamente alla vecchia scuola tedesca che fa capo alla sacra triade formata da Sodom, Kreator e Destruction, pur restando entro i confini degli stilemi classici del metallo nero più ignorante, casinaro e senza fronzoli, che a tratti può richiamare l’approccio alcolico e arrogante dei connazionali Impaled Nazarene. Il tutto ci restituisce un sound assolutamente famigliare ma attraverso un’angolazione sbilenca ed entro certi limiti “alternativa”, che conserva perfino una certa orecchiabilità latente, tipica di certo black metal più orientato verso lidi black n’roll e comunque decisamente incline all’headbanging più sfrenato e selvaggio.

Questo ovviamente non significa che la musica dei Kriegzeit sia in qualche modo “festosa”, anzi, niente di più lontano dalla realtà: qui l’odio e la ferocia sono palpabili in ogni singola nota, seppur veicolati in strutture in qualche misura più accessibili rispetto ai canoni tipici del black metal più feroce e all’andamento cacofonico che solitamente caratterizza questo genere, senza tuttavia perderne la furia distruttiva e la classica sporcizia esecutiva, rese attraverso una registrazione grezza e polverosa quanto basta. In poche parole, una delicatissima badilata sulle gengive, che non aggiunge in sostanza niente di nuovo o di originale al panorama estremo underground ma che potrà incontrare le simpatie tanto dei fans dei Marduk, quanto di quelli di Black Witchery, Proclamation e compagnia satanica, quanto ancora di quelli dei primi Bathory. E scusate se è poco.

REVIEW OVERVIEW
Voto
69 %
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kriegzeit-hateworshipTRACKLIST <br> 1. Intro; 2. The Cult Of Black Stone; 3. For You The Son; 4. Hymn For Hermit; 5. Journey To The Next World; 6. Souls For The Land; 7. Hateworship; 8. Bestial Oath; 9. Union Of Decay <br> DURATA: 35 min. <br> ETICHETTA: Purity Through Fire <br> ANNO: 2021