Order Of Nosferat – Nachtmusik

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Quella che state leggendo è la terza recensione degli Order Of Nosferat negli ultimi dodici mesi o giù di lì, non perché ci dilettiamo a parlare di loro, ma perché questi esaltati sono riusciti a registrare tre dischi in un anno, uno ogni quattro mesi, giusto per essere chiari. Utilità? Forse nessuna. Motivo? Noia, dedizione, chi può dirlo… L’unica cosa certa è che abbiamo tra le mani “Nachtmusik”, terza fatica di Anzillu e Revenant, che pare non trovino pace tra un progetto e l’altro. Di sicuro i due anni di pandemia, limitando le attività live e promozionali, hanno fatto sì che molti si concentrassero maggiormente sulla vena compositiva ma nel caso dell’iperproduttivo Revenant stiamo parlando, tra tutti i progetti nei quali è coinvolto, della settima uscita discografica dal 2020 a oggi: numeri importanti per il leader dei Sarkrista, che pare davvero non volersi fermarsi nella sua missione. Cosa possiamo aspettarci di nuovo? Nulla di nulla, ecco la risposta. Come il precedente “Arrival Of The Plague Bearer”, questo nuovo lavoro non aggiunge nulla al primo “Necuratul” che tanto ci era piaciuto. Il duo ha le idee ben chiare e continua imperterrito lungo la sua strada, alternando per quarantasei minuti brani strumentali al limite dell’ambient ad altri tipicamente black metal, dall’atmosfera lugubre e sognante, che esaltano il concept vampirico della band.

Tutto uguale, tutto già sentito nei precedenti lavori, seppure in questa nuova fatica si sposti l’attenzione su tempi più lenti e cadenzati, a discapito delle classiche sfuriate black, dando maggior spazio a synth che creano una certa continuità all’interno del disco. Un pregio o un difetto? Diremmo nessuno dei due, semplicemente un modo leggermente diverso di concepire un disco che già di per sé si presenta drasticamente simile ai suoi predecessori. Facendo un passo indietro, per chi non avesse mai ascoltato la band, gli Order Of Nosferat suonano vampiric black metal, ovvero nient’altro che black metal vintage dai connotati melodici tipici della scuola finlandese e tedesca, arricchito da uno smisurato quantitativo di intermezzi ambientali, strategicamente posti tra una canzone e l’altra, come vere e proprie anticamere del terrore, tra tastiere e pianoforti sinistri che costruiscono atmosfere da romanzo gotico.

“Nachtmusik” parla, come di consueto, dei signori della notte; nella fattispecie la dedica è rivolta ai solitari vagabondi notturni e a coloro che vivono nella disperazione insonne: rimanendo fedele al proprio marchio di fabbrica la band, in questo capitolo, si trascina lentamente e stanca come il Nosferatu in copertina (davvero ad effetto), enfatizzando il lato più triste e malinconico delle composizioni, riuscendoci discretamente. Se da un lato, come dicevamo, i tempi sono più rarefatti e pachidermici e i brani non concedono troppo spazio alle canoniche sfuriate in blast, non si può dire che la malvagità della proposta sia inferiore, anzi: i suoni risultano più sporchi e primitivi mentre i segmenti strumentali conferiscono un’oscurità ferita all’aspetto generale dell’album, pur risultando nel complesso meno ispirati rispetto al precedente lavoro.

Crediamo sia totalmente inopportuno aggiungere parole su un disco simile che non fa altro che ricalcare quelli precedenti ma, d’altro canto, consente al duo tedesco-finlandese di reggere il confronto con i pionieri del vampiric black metal, come gli americani Black Funeral o i francesi Vlad Tepes, cercando anche di ampliare, seppur in maniera minima, i propri orizzonti. Quindi luci spente e via con “Nachtmusik”.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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order-of-nosferat-nachtmusikTRACKLIST <br> 1. Tunes Of Nocturnal Tragedies; 2. Strains For The Restless Nights; 3. Bloodlust Nightmares Raging Wild; 4. For Those Who Dwell In Sleepless Despair; 5. As The Eternal Night Fell Upon Us; 6. Floating On The Sea Of Drowned Desires; 7. My Final Breath; 8. A Song For Lilien; 9. The Cruel Awakening; 10. ...Of Mourning And Wintry Melancholy <br> DURATA: 46 min. <br> ETICHETTA: Purity Through Fire <br> ANNO: 2022