Dietro al misterioso monicker Vetus Supulcrum si cela un solo uomo, tale Maurice De Jonge, musicista olandese che ha una miriade di progetti all’attivo, che spaziano dal black metal al dungeon synth. Genere, quest’ultimo, che negli ultimi anni ha avuto una grande crescita, ritagliandosi un posto di tutto rispetto all’interno della musica estrema e oscura. Personalmente è un genere che adoro, perché riesce a farmi viaggiare con la mente e con i sensi come pochi altri. Anche se attiva solamente dal 2019, la one man band olandese ha già pubblicato parecchio materiale, se contiamo che il qui presente lavoro è il settimo di una discografia che risulta già parecchio corposa. Descrivere la musica e in particolare un genere come il dungeon synth è tutt’altro che semplice, perché è molto emozionale ed emotivo. Ognuno di noi ascoltando questo disco potrebbe provare sensazioni diametralmente opposte, cosa che rende il tutto estremamente più affascinante.
Chiariamo però una cosa: per il sottoscritto è black metal al 100 %, nonostante sia suonato solo con tastiere e non siano presenti altri strumenti. Quindi chi se ne frega se non ci sono chitarre zanzarose, vocals vomitate e produzioni low-fi, qui c’è oscurità a palate e non solo. Perché la musica di Vetus Supulcrum attraversa un caleidoscopio di emozioni, facendosi epica, a tratti sognante, per poi tornare ad essere nera come l’abisso più profondo. Tutte e sei le tracce che compongono questo disco sono di ottimo livello, e non risultano mai prolisse o noiose. Qui c’è maestria e conoscenza totale del genere, unita ad una consapevolezza dei propri mezzi notevole. Certo, gli echi dei maestri Summoning si fanno sentire eccome, ma credetemi se dico che in certi frangenti Vetus Supulcrum non me li ha fatti rimpiangere, cosa che a mio parere è un complimento enorme. Quindi basta parlare. Infilatevi un paio di cuffie, accendete lo stereo o quello che vi pare e date una chance a questo “A Shroud Of Desolation”. Lasciatevi trasportare dalla musica, fatevi accompagnare in luoghi lontani e oscuri, godetevi appieno le emozioni che solo questo genere musicale sa regalare. Grande disco e grande band. Giù il cappello.