Nel corso degli ultimi anni ci siamo occupati abbastanza spesso sulle nostre pagine virtuali della scena black iberica, sia spagnola che portoghese, evidenziando come sia popolata da bands spesso legate ad una visione particolarmente cruda e old school che hanno saputo creare una concezione comune pur mantenendo, nei limiti del possibile, le necessarie differenze e specificità. È questo il caso del progetto Negativa, del quale si hanno poche notizie, come da copione: si tratta di una one man band dietro la quale si cela il mastermind D.B., personaggio avvolto nel mistero e tuttavia molto attivo in quanto coinvolto anche in Délirant e Hässlig e gestore dell’etichetta underground Bile Noire. Con Negativa il nostro eroe ha già alle spalle un ep e due lavori sulla lunga distanza, caratterizzati dal fatto che i titoli sono semplici numeri (questo “04” è quindi il terzo album, considerando che “01” è appunto un ep) mentre i titoli delle canzoni sono rappresentati da numeri romani in progressione: il tutto non è esattamente originale (qualcosa di simile lo hanno fatto ad esempio i Darkspace) ma fa pensare ad un concept spersonalizzante, ad un qualcosa di disumano e meccanico. E sono un po’ queste le caratteristiche del black metal che ci troviamo ad ascoltare in questo lavoro cupo ed opprimente, che veicola una spessa inquietudine di fondo attraverso strutture ossessive che non lesinano aggressività ma che si concentrano soprattutto su un sound labirintico e disorientante, che lascia pochi punti di riferimento all’ascoltatore, anche perché le varie canzoni che compongono il disco sono concepite come un flusso continuo che si dipana attraverso diversi capitoli uniti dal medesimo filo conduttore.
Le radici della musica di questo progetto sono ben piantate nella tradizione, e lo dimostra il riffing asfissiante ed ipnotico che ci avvolge dalla prima all’ultima nota del disco, ma le atmosfere evocate potrebbero benissimo essere idealmente ricondotte a certo post black, tanto il taglio è chirurgico e perfino asettico: i tempi sono a tratti veloci e in altri momenti invece cadenzati e l’andamento generale è quello di un gorgo che ci aspira con una freddezza calcolata e per questo ancora più spietata, tra ruvide scosse metalliche ed un senso di sofferenza quasi palpabile, messo in evidenza anche dall’elemento vocale, che si risolve in un rantolo animalesco e dolorante. Non siamo di fronte ad un lavoro di immediata e facile assimilazione, anzi l’ascolto potrebbe dirsi addirittura estenuante, sia per l’impenetrabilità emotiva che trasuda dalla musica sia per il particolare mix tra black metal plumbeo ed oscuro e qualcosa d’altro, che non risulta in realtà nemmeno completamente afferrabile e definibile nella sua essenza. Autarchico ma assolutamente non privo di un’impronta personale, questo “04” mantiene intatta la propria natura underground e al tempo stesso mette in mostra una consapevolezza compositiva che non sempre si trova in lavori di questo tipo: non avevo finora avuto modo di sentire altro del progetto Negativa ma vi consiglio l’ascolto di questo disco; vi avverto però che le sensazioni che vi trasmetterà sono del tutto in linea con il nome del progetto stesso.