Il Brasile non è mai stato sinonimo di delicatezza e sonorità raffinate e questo assioma è ancora più valido quando si ha a che fare con Trance Of The Undead, polistrumentista impegnato in diversi progetti, che abbiamo già avuto modo di conoscere sulle nostre pagine virtuali con Cursed Excruciation, di cui abbiamo recensito qualche tempo fa la demo “Morbid Catholicism”. Lunar Kingdom è un’altra one man band del nostro infaticabile amico, con la quale propone un sound tutto sommato abbastanza simile, anche se forse meno orientato al black/death e più al black metal (non necessariamente di estrazione scandinava) così come canonizzato a seguito della cosiddetta seconda ondata. Dopo una demo e un ep, entrambi pubblicati nel corso del 2020, è la volta di questo “Gateway To Higher Mysteries…”, full length d’esordio che esce in cassetta (per la gioia dei maniaci di questo formato, meno desueto di quanto si creda, almeno nell’underground) e si presenta con una copertina dai riflessi rosso sangue, a evidenziare le atmosfere occulte e ritualistiche della musica. I pezzi sono mediamente di lunga durata e disegnano quello che dovrebbe essere un percorso esoterico che si dipana tra momenti di maggiore ferocia esecutiva e passaggi improntati tout court ad un ambient misterioso ed orrorifico, accoppiata certamente non nuova ma sempre efficace in ambito estremo.
Tremolo, blast beats e screaming demoniaco non mancano ma è proprio il feeling da messa nera a rappresentare il profilo di maggiore interesse del disco e a costruirne la cifra essenziale, grazie ad esempio ad alcuni momenti recitati, agli sprazzi tastieristici, ai citati squarci ambientali e alle intrusioni melodiche, tutti elementi che creano un andamento da film horror di serie b di qualche decennio fa (magari qualche tenebrosa e bizzarra pellicola di Zé Do Caixão, tanto per restare in terra carioca) e consentono di accostare la proposta dei Lunar Kingdom in parte alla classica scuola greca e in parte al filone del metal occulto italiano che tanto lustro ha dato al nostro paese.
A conti fatti questo “Gateway To Higher Mysteries…” non contiene novità in senso assoluto, specie per i fruitori di black metal più avvezzi a questo genere di sonorità, ma risulta parzialmente sorprendente sopratutto per la genuinità delle soluzioni adottate, semplici e lineari ma dannatamente coinvolgenti, grazie anche ad una produzione grezza e secca che esalta al punto giusto le atmosfere liturgiche del disco. Non sarà un capolavoro ma di certo merita qualche ascolto.