Seconda fatica sulla lunga distanza per i Kathaaria, duo tedesco composto da Jhn e Opolus, dopo ben quattordici anni dal debutto “The Complex Void Of Negativity”, pubblicato appunto nel 2008, del quale prosegue il discorso, affinando uno stile che abbraccia una visione personale del black metal, raffinata e nel suo complesso poco prevedibile. “To Be Shunned By All… As Centres Of Pestilence” (bel titolo!) è un album difficilmente inquadrabile perché assorbe diverse influenze e le ingloba in un insieme tutto sommato abbastanza coerente, che sfugge dall’immediata collocazione in questo o quel sottogenere, evidenziando un piglio progressivo che tuttavia non nasconde le precise radici del sound sviluppato dalla band. Fin dall’attacco dell’opener “Agenda Nihil” ci si rende conto di essere di fronte ad un disco abbastanza anomalo, che mescola varie cose in strutture complesse (ma non eccessivamente cervellotiche) e si snoda attraverso pezzi sofisticati ed eleganti che tuttavia non tralasciano una discreta dose di violenza e le consuete atmosfere oscure e morbose, qui però declinate con classe e buona personalità.
Dissonanze a go-go; squarci dove la melodia emerge decisamente in primo piano; riffing spezzettato in geometrie bizzarre; canzoni che si aprono con intro cariche di cupi presagi, prendono strade inaspettate per poi tornare su sentieri più conosciuti; queste sono le caratteristiche salienti di brani come “Degenerate Encapsulate” e “Never Dead Enough” che, con la loro lunga durata, permettono ai nostri amici di dare sfoggio delle loro capacità tecniche e rappresentano il cuore pulsante di questo lavoro e il manifesto dell’attuale concezione musicale dei Kathaaria. Vi sono altri elementi che vale la pena di sottolineare, a mio giudizio. In primo luogo le reminiscenze di certo death metal evoluto, specie di matrice europea (Pestilence, per fare un esempio), che fanno capolino qua e là e, in secondo luogo (sempre a proposito di death metal), la voce che è decisamente più vicina ad un growl vomitato quasi in stile Obituary piuttosto che alle classiche tonalità stridule tipiche dello scream.
Il risultato finale è qualcosa che sorprende ma che al tempo stesso suona famigliare e, ciò che più conta, ci trasporta in paesaggi lugubri ed astratti, mistici e minacciosi, in maniera più efficace di quanto non riescano a fare molti dischi di black metal puro e standard, che il più delle volte finiscono per suonare come semplice accademia. Chiude il cerchio la strumentale “Apathetic”, che riserva ulteriori sorprese con la sua tendenza chiaramente post-black e le sue melodie pulite che trasmettono tristezza e malinconia. In conclusione “To Be Shunned By All… As Centres Of Pestilence” è un disco più coraggioso del suo predecessore; si potrebbe definirlo un disco a suo modo avant-garde, che unisce vecchio e nuovo rivelando strane peculiarità. Il metal estremo ha bisogno anche di gruppi come i Kathaaria, per alimentare quella continua tensione tra conservazione del passato e tentazione di esplorare nuove frontiere che spesso ha dato buoni frutti. Se siete curiosi e avete voglia di qualcosa di diverso, dategli un ascolto.