Forgjord – Ruumissaarna Pt. 1

0
612

Che piacciano o meno, i Forgjord nel tempo sono diventati una sorta di istituzione underground in Finlandia. Sulle scene da quasi venticinque anni, solo nel 2008 si affacciano concretamente sul mercato con il loro primo full length, fino a giungere a questo sesto lavoro, tra un ep e l’altro, senza mai stancarsi. Fermi sostenitori di quello che può essere definito un sound estremamente low-fi, effettato e distorto, hanno sempre battuto a testa bassa la strada di un black metal putrido, angosciante e fuori moda. Stesso discorso vale per questo nuovissimo “Ruumissaarna Pt. 1”, dove le novità sono davvero ridotte al lumicino, caratterizzato da graffianti e ossessionanti melodie di chitarra, voci provenienti da un tritacarne arrugginito e batteria quasi impercettibile, tanto da non capire il tempo che sta seguendo. Paradossalmente “Ruumissaarna Pt. 1” fa seguito all’ep “Ruumissaarna Pt. 2” ed entrambi fanno parte di una trilogia tematicamente unificata, con ogni capitolo da intendere però come entità indipendente.

Il chitarrista e fondatore Valgrinder spiega che questa volta la band ha toccato tematiche oscure ma al contempo reali ed attuali, legate al lato più buio della natura dell’uomo finlandese: “in questo disco cerchiamo di trovare e capire le ragioni che rendono l’uomo comune un assassino, una bestia, quando ne ha l’opportunità e le circostanze sono giuste, fino a raggiungere il punto in cui non può più tornare indietro. Il nuovo lavoro parla del nostro demone interiore, The Perkele, che vive dentro ognuno di noi e aspetta solo il momento giusto, o meglio l’opportunità di prendere il sopravvento, ma al contempo parliamo pure di quegli innocenti che devono subirne le conseguenze letali. “Ruumissaarna” non è né fantasia né finzione, è semplicemente l’oscurità quotidiana che vogliamo negare, dalla quale cerchiamo di scappare facendo finta che non esista. È il lato più oscuro della cultura finlandese e della nostra stessa natura “.

Di sicuro non una tematica da trattare la mattina con caffè e brioche ma che si sposa egregiamente con la musica malata dei Forgjord, che fanno centro in più di un episodio dell’opera, pur non aggiungendo nulla ai precedenti lavori. In questo sesto album della band, il cui titolo significa “sermone del defunto” (giusto per mettere subito le cose in chiaro), troviamo tutti gli ingredienti che l’hanno resa “popolare” tra gli addetti ai lavori; ci confrontiamo con momenti più tipicamente black di scuola finlandese, come la tiratissima “Kirous Veressä Pt. 1”, ed altri dalla matrice più “rockeggiante”, come “Kunnia, Kärsimys Ja Helvetti” o “Kirous Veressä Pt. 2”, che tuttavia non rinunciano a sonorità cupe e macabre. Non mancano marziali mid tempos, come “Kylmät Silmät Tyhjä Katse” o la sofferente “Kuolon Valtaama”, che oscillano tra rassegnazione e malinconia soffocata dalla violenza, il tutto avvolto in una bufera di confusione e misticismo. Passo dopo passo l’album assume un aspetto sempre più cupo e deprimente, sino ad arrivare al capitolo finale, “Pedon Hetki”, gemma del disco che viaggia tra l’epico e l’etereo e racchiude nei suoi cinque minuti scarsi la disperazione della musica dei Forgjord.

Pure questa volta la band finlandese non si smentisce, tenendo ferme tutte le caratteristiche del proprio sound, tra melodie ipnotiche e letali e riff taglienti quanto alienanti, ma senza una minima cura per l’estetica, rinunciando a una produzione più al passo coi tempi, che avrebbe giovato alla riuscita generale del disco. La registrazione purtroppo continua a essere quella dei precedenti lavori, elementare e ai limiti del clandestino, e limita la comprensione dei singoli pezzi, rischiando di farli assomigliare l’uno all’altro, privandoli di potenza, dinamica ed espressività, e negando tutte le sfumature che potrebbero assumere. Purtroppo, come in passato, siamo costretti ad abbassare il nostro giudizio per colpa di questo limite, ma la band se ne frega di quello che pensiamo e continuerà a fare musica per il mero piacere di farla, lontano da contaminazioni e modernismi. Cavernicoli.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
Previous articleMisþyrming – Með Hamri
Next articleManticore – Endless Scourge Of Torment
forgjord-ruumissaarna-pt-1TRACKLIST <br> 1. Johdanto; 2. Ihmismieli; 3. Kirous Veressä Pt. 1; 4. Kylmät Silmät Tyhjä Katse; 5. Kunnia, Kärsimys Ja Helvetti; 6. Ruumis Enkelten; 7. Kirous Veressä Pt. 2; 8. Ruumissaarna; 9. Kuolon Valtaama; 10. Pedon Hetki <br> DURATA: 42 min. <br> ETICHETTA: Werewolf Records <br> ANNO: 2022