Phantom Fire – Eminente Lucifer Libertad

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Davvero una bella scoperta questi Phantom Fire! Si tratta di un duo norvegese formato da membri di Gaahls Wyrd e Krakow che, dopo l’ep di debutto “Return Of The Goat” e il successivo full length “The Bust Of Beelzebub”, entrambi pubblicati nel 2021, giunge in breve tempo alla seconda fatica sulla lunga distanza con questo “Eminente Lucifer Libertad”, edito sempre dalla connazionale Edged Circle Productions, che si presenta con una copertina minimale, un po’ alla Sepultura prima maniera, in cui domina l’arancione, opera di Hellbutcher dei Nifelheim. La musica dei nostri amici si basa su una formula che è tanto semplice quanto efficace: speed/heavy metal e black metal in eguale quantità, una punta di Motörhead, una discreta dose di Impaled Nazarene, un po’ di thrash di stampo teutonico (ma non troppo); mescolare il tutto e aggiungere una produzione all’altezza e qualche piccola stranezza qua e là, et voilà il gioco è fatto! Niente che nel complesso non si sia già sentito, chiariamolo subito, ma in questo disco tutto risulta sorprendentemente fresco e coinvolgente (anche grazie alla breve durata del platter, che certamente ne favorisce la fruizione), forse perché ai due interessa poco ricalcare pedissequamente questo o quel gruppo per sentirsi dire “suonano esattamente come i (band a scelta)” e l’approccio generale ne giova, consentendo all’ensemble di Bergen una certa libertà di movimento.

Abbiamo quindi brani ficcanti e taglienti come pezzi di vetro, che vanno subito al sodo senza troppi fronzoli, caratterizzati come sono da un riffing pulito e minimale, da una sezione ritmica essenziale ma dannatamente potente e da uno screaming rauco, che non sarà il massimo dell’espressività ma che si rivela violento e sicuramente funzionale alla proposta musicale: è il caso ad esempio dell’opener “Bloodshed”, biglietto da visita con cui la band si presenta in maniera arrogante e adrenalinica senza tuttavia cadere in quella pochezza esecutiva che spesso accomuna uscite di questo tipo.

Il piglio “in your face” e quasi rock n’roll emerge in continuazione ma questo non impedisce ai Phantom Fire di variare le soluzioni esecutive, passando dal mid tempo roccioso e muscolare di “Derive From Ash” alle derive chitarristiche heavy/thrash della successiva “Ritual”, dagli accenni quasi folk-oriented di “De Taptes Dans” all’afflato punkeggiante e stradaiolo di “Black Night”, fino agli intermezzi ritual-ambientali della title track, divisa in tre parti, e alla parentesi elettronica (ebbene sì!) di “Satanic Messenger”.

Le due menti che stanno dietro questo progetto giustamente se ne fregano delle etichette e spaziano con naturale sfrontatezza, pur mantenendosi sempre in equilibrio e rispettando alcuni canoni, ed è questa commistione a costituire a mio avviso la carta vincente dell’album, oltre alla cura per la registrazione e all’attenta costruzione delle canzoni, che sono sì semplici ma strutturate con indubbia cognizione di causa. “Eminente Lucifer Libertad” riesce quindi a tenere desta l’attenzione dell’ascoltatore dall’inizio alla fine e si ritaglia il suo posto nell’affollatissimo panorama underground, ponendosi un gradino sopra la media generale: un album perfetto per chi ama realtà come Aura Noir, Deathhammer e simili ma che potrebbe potenzialmente raccogliere il consenso anche di un pubblico più vasto e legato a sonorità meno estreme.

REVIEW OVERVIEW
Voto
74 %
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phantom-fire-eminente-lucifer-libertadTRACKLIST <br> 1. Bloodshed; 2. Eminente; 3. Derive From Ash; 4. Ritual; 5. Satanic Messenger; 6. Lucifer; 7. De Taptes Dans; 8. Black Night; 9. Mara; 10. Libertad; 11. Pentagram <br> DURATA: 30 min. <br> ETICHETTA: Edged Circle Productions <br> ANNO: 2023