Saram – …Lima Hell!

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Quando c’è una band in odore di “culto” (praticamente sconosciuta, preferibilmente di provenienza esotica, con pubblicazioni quasi esclusivamente in formato demo e rigorosamente introvabili, e qualunque altra cosa ciò voglia dire precisamente), state pur certi che etichette come la Werewolf Records ci si fionderanno senza esitazioni, riproponendoci, ovviamente in vinile e in edizione limitata, vecchio materiale ormai esaurito da tempo, per la gloria dell’underground. E questo genere di compulsione ha anche i suoi aspetti positivi perché consente a noi comuni ascoltatori, a cui sarebbero altrimenti precluse queste prelibatezze, di poter scoprire gruppi e dischi di cui non sospettavamo neppure l’esistenza. È il caso dei peruviani Saram, ensemble originariamente formatosi addirittura nel 1991, che tuttavia ha dato alle stampe la sua prima demo, “Sinners”, solo nel 1998, dopo aver cambiato nome un paio di volte. La band è quindi stata messa sotto naftalina per un lungo periodo di tempo, fino a quando i membri fondatori, ovvero il cantante Eric Neyra e il chitarrista Evil Noizer, rispettivamente in Goat Semen e Anal Vomit (altre due putride realtà locali, forse più note), non hanno deciso di rispolverarla, pubblicando nel 2004 e nel 2005 prima la programmatica demo “Metal Mayhem Genocide” e poi l’ep “Embrujo”, atto finale della discografia inedita del gruppo che sembra aver cessato definitivamente la propria attività.

Questo “…Lima Hell!” è invece la riedizione di una compilation uscita nel 2012 che raccoglie quasi tutto quel materiale, con l’aggiunta di due rehearsal ai tempi non pubblicate, la cui qualità sonora è naturalmente in linea con la proposta della band, che potete facilmente immaginare fin dalla copertina e dalla gioviale foto promozionale. I nostri eroi tutti borchie e face painting d’annata infatti erano fieri fautori di quel miscuglio casinaro che i sudamericani chiamano black metal e che i Saram nello specifico definiscono “oldest-wave black metal, truly, classic south american madness time-warped from 1985”. Roba che ad ascoltarla oggi suona tanto scontata quanto genuina e piacevole per i maniaci più affezionati a questo genere di nefandezze metalliche, che chiamano in causa gente come Possessed e primi Sodom (non per nulla omaggiati dalla cover di “Proselytism Real”) o anche Holocausto, Sarcofago e primi Sepultura, con una spruzzatina di Beherit, tanto per gradire.

Alla fine è tutto qui e non c’è molto altro da aggiungere, se non che i momenti migliori del disco sono quelli più violentemente thrash oriented, tutti giocati sull’impatto diretto e su riff assassini che si susseguono uno dopo l’altro senza soluzione di continuità, sostenuti da una sezione ritmica impastata ma funzionale, come avviene ad esempio nell’inno autocelebrativo “(From The Pits Of) Lima Hell” o nella successiva “Hate, Lust And Death”, dove la band ci delizia con tutta la sua delicatezza. In fin dei conti non si può pretendere altro da questi irruenti artigiani del metallo estremo, intenti a rievocare un passato mitico di cui hanno cercato senza troppa fortuna di perpetuare i fasti. La valutazione numerica è più che mai indicativa, “…Lima Hell!” non è un disco indispensabile ma il semplice frammento di una scena, consigliato unicamente ai completisti più incalliti e ai collezionisti irriducibili.

REVIEW OVERVIEW
Voto
64 %
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saram-lima-hellTRACKLIST <br> 1. Satan's Call; 2. (From The Pits Of) Lima Hell; 3. Hate, Lust And Death; 4. Extreme Holocaust; 5. Proselytism Real (Sodom cover); 6. Tormento Infernal; 7. Witches Spell; 8. Darkness Underground ; 9. Thrash To Destroy <br> DURATA: 30 min. <br> ETICHETTA: Werewolf Records <br> ANNO: 2023