Moisson Livide – Sent Empèri Gascon

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Mettiamo insieme la provenienza dal sud della Francia, una copertina in puro stile storico con richiami medievali, la solida etichetta Antiq, e abbiamo tutte le premesse per un disco che catturerà al 100% la nostra attenzione. Mai come in quest’ultimo decennio la Francia è stata un calderone di metal estremo di alta qualità e “Sent Empèri Gascon” non solo ripaga il tempo dedicatogli ma risulta una ghiotta sorpresa sia per gli amanti del metallo più infimo e malato sia per chi predilige venature più vicine al classic metal, all’epic e al folk, con qualche schizzo power. In questo genere diciamo sempre che non s’inventa nulla di nuovo ma in questo caso Darkagnan, al secolo Baptiste Labanne, guascone di Francia, ha messo i suoi copiosi muscoli a servizio della causa metallica, unendo la sua passione per il folk (è leader della folk metal band Boisson Divine) al suo lato più oscuro, principalmente al black metal classico e al death di matrice svedese, condendo il tutto con parti solistiche degne di blasonate heavy metal band. Darkagnan è uno furbo, che la sa lunga, con intenti propositivi ha voluto mischiare tutti i suoi saperi musicali al cantato in guascone, vero tratto distintivo del lavoro. Sfuriate black molto centellinate, up tempos classicamente metal, solos debitori del tridente Murray, Gers, Smith, e (perché no?) strumenti tradizionali come il bouzouki, il boha e il tin whistle, tra gli altri. Capolavoro? Assolutamente no, ma un disco che trasuda la passione di un artista che si percepisce lontano un miglio si sia divertito a creare questo disco di metallo epico e danzante che ci riporta alla vita nei campi, alle torri di guardia dei castelli, alle armature dei cavalieri e ai balli attorno al fuoco.

Una volta premuto il tasto play si parte per un viaggio deliziosamente organizzato dalla Darkagnan Tour Operator verso tempi che non ci sono più e la durata è perfetta: circa quarantacinque minuti intensi e senza intoppi, nessun down ma tanta carne al fuoco cucinata sapientemente in tutte le composizioni dall’unico attore protagonista (aiutato esclusivamente dal fido scudiero Philippe Etcheblast, macchina infallibile dietro le pelli), facendo attenzione che non si bruci nulla. Il disco si presenta subito con le sue vesti più epiche, grazie a una chitarra acustica che introduce un tema folk che diventerà per tutto il disco una costante incursione nei singoli pezzi, dando poi spazio a un attacco in blast che si trasforma in un mid tempos dal riff granitico tendente al modern metal; ma è solo un attimo perché le chitarre debitrici alla NWOBHM sono sempre dietro l’angolo soprattutto nei solos, melodici e di grande gusto. In tutta onestà la prima reazione potrebbe essere di una certa confusione ma, senza che ce ne rendiamo conto, il disco affonda pian piano i denti nell’ascoltatore, grazie soprattutto ai ritornelli melodici, eroici e trionfanti, quasi ruffiani, cantati rigorosamente in clean, che fanno da contraltare allo scream graffiato delle strofe, mettendo in evidenza le discrete doti vocali di un musicista completo e dotato di buon gusto per gli arrangiamenti.

Probabilmente nelle nostre pagine non ci siamo occupati frequentemente di lavori simili, che non possono assolutamente definirsi black metal in senso stretto, ma se siete indecisi se mettere nel vostro lettore un disco dei Véhémence o dei Caladan Brood oppure uno dei Maiden, dei Running Wild o dei primi Amon Amarth, non abbiate esitazione, i Moisson Livide sono una sorta di riassunto soddisfacente che renderà felici tutti, dai blackster ortodossi agli ascoltatori più avvezzi a sonorità classicheggianti o più moderne. Raccomandazione per il viaggio: un vocabolario in guascone per un’attenta e precisa traduzione delle liriche per arrivare sani e salvi a destinazione. Adieu.

REVIEW OVERVIEW
Voto
79 %
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moisson-livide-sent-emperi-gasconTRACKLIST <br> 1. La Sèrp D’Isavit; 2. Sus l’Arròda; 3. L’Òmi Xens Passat; 4. Sent Empèri Gascon; 5. Passejada Dolorosa; 6. A.C.A.B. (Armanhaqués Comandò Anti-Borgesòts); 7. Caçaire D’Eternitat <br> DURATA: 44 min. <br> ETICHETTA: Antiq Records <br> ANNO: 2024