Wraithfyre – Of Fell Peaks And Haunted Chasm

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Difficile tirare fuori al giorno d’oggi un progetto di metal estremo che affonda le sue radici in quello che può essere definito come lo spettro più sinfonico e atmosferico del genere, con chiari riferimenti a mostri sacri come Dimmu Borgir o Emperor, senza risultare eccessivamente derivativi, al limite del banale o pacchiano. Bene, in questi trentasette minuti di elegante black metal condito da tappeti di tastiere e synth in ogni singolo secondo, riusciamo a fare un viaggio nel tempo senza per forza scomodare gli antenati, ma rendendo giustizia a quella che fu in un certo periodo storico una vera e propria tendenza. “Of Fell Peaks And Haunted Chasm” è una furiosa esplosione di gelido metallo ricco di atmosfere sinistre e barocche, avvolgenti e ammalianti, che fanno da contraltare alle sfuriate di blast beat e riff in tremolo che si mescolano spesso e volentieri con momenti più cadenzati, senza mai dimenticare le lame taglienti del thrash che stanno bene un po’ ovunque (da ascoltare in questo senso “Queen Of The Blighted Throne”). Un disco che è un vero e proprio tributo alla prima metà degli anni novanta, da quelle parti su in alto in Norvegia, ma che paradossalmente proviene dall’Inghilterra, per mano del polistrumentista Tom O’Dell (già mastermind dei più noti Dwarrowdelf) che spiega: “Wraithfyre è una raccolta di varie canzoni black metal che ho scritto negli ultimi anni, con l’obiettivo di emulare l’atmosfera gelida delle band norvegesi degli anni novanta, ma con un suono più moderno e un’ispirazione extra che spazia dal doom al death metal. Per rendere il tutto più autentico ho scritto dei testi a tema dark fantasy che sono decisamente in linea con lo stile”.

Ed effettivamente già la bella copertina opera dell’artista Vojtěch “Moonroot” Doubek ci fa tornare alla mente due grandi classici come “Far Away From The Sun” dei Sacramentum e “In The Nightside Eclipse” degli Emperor, stabilendo a priori la direzione in cui O’Dell si muoverà stilisticamente con la sua nuova creatura. Il disco parte subito fortissimo, facendo capire quale sarà la sua strada senza girarci attorno, non servono intro od orpelli e “A Lunar Descent”, col suo piglio thrashy, è un ottimo biglietto da visita. Come dicevamo, tra black metal sinfonico e death metal, fa pure capolino un tocco doom qua e là, come nella possente “Ablaze in Abyssal Frosts”. Il tutto viene agevolato da un’ottima produzione, moderna, che mette in risalto la musica del nostro beniamino dando rilevanza a tutti gli strumenti senza che le tastiere, come spesso accade in questo genere, sommergano tutto. Passo dopo passo il lavoro prende forma e mantiene, seppur in maniera abbastanza limitata, una sua personalità: rimane sempre debitore al passato ma sa come piacere e riesce a dare ciò che si aspettano gli amanti dei vecchi Emperor ma anche di acts più recenti come Moonlight Sorcery e Stormkeep.

Chiudiamo i battenti citando ancora le parole di O’Dell: “Non credo che il progetto apparirà mai sul palco (anche se non si sa mai!). Mi sono divertito molto a rivisitare queste vecchie canzoni, quindi spero di scrivere del nuovo materiale per un secondo album in futuro! I testi sono tutti racconti dark fantasy/horror su creature contorte e azioni oscure. L’album dipinge l’immagine di un mondo morto ben oltre la salvezza. In tutto questo mi sono ispirato ai giochi di From Software come “Dark Souls” ed “Elden Ring”!”. Pertanto,se non siete rimasti del tutto soddisfatti degli ultimi lavori di Vargrav o Satanic Warmaster, non possiamo che consigliarvi un ascolto di questo disco che, dopo questa odiosissima e calda estate, saprà farvi tornare qualche brivido di freddo.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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wraithfyre-of-fell-peaks-and-haunted-chasmTRACKLIST <br> 1. A Lunar Descent; 2. Fallen Before Their Blazing Altar; 3. Queen Of The Blighted Throne; 4. Infernal Heresy; 5. Ablaze In Abyssal Frosts; 6. Echoes Of A Forgotten Dream; 7. Eternal Pyres From Beyond The Void; 8. Dark Souls Devoured <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Naturmacht Productions <br> ANNO: 2024