Kommandant – Exhibition Of Conquest

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Dopo l’uscita nel 2023 dell’album “Titan Hammer” la band di Chicago si ripresenta sul mercato con questo ep di cinque tracce, sempre con il sostegno della Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum, etichetta che in molti casi è sinonimo di uscite di una certa qualità, oltre che orientate verso un certo tipo di estetica. Chi segue i Kommandant, che sono sulla scena ormai da diversi anni, sa già esattamente cosa aspettarsi, ovvero un attacco frontale death/black metal che paga tributo soprattutto agli svedesi Marduk, probabilmente l’influenza più palese nella musica dei nostri amici. I ventisette minuti del dischetto in questione tuttavia ci rivelano qualche piacevole diversivo degno di nota. La distruttiva “Reborn Into Violence” apre le danze in modo molto brutale, con una batteria a ritmi letali e chitarre affilatissime, seguendo le orme di un certo stile old school anni novanta. Come inizio è decisamente perfetto!

Nel secondo pezzo, “Arsenal”, dopo un riff in puro stile ultimi Marduk, vengono ripresi i cori di due vecchie canzoni dell’esercito tedesco, esperimento non nuovo, visto che già gli Absurd avevano usato in passato in un ep le medesime tracce. Ad ogni modo un brano molto convincente. “Zweikampf” mostra invece delle influenze più marcatamente thrash metal: non male ma forse nel complesso è la canzone che mi convince di meno. “The “Stardard” al contrario è un’altra perla del disco: ha un’aura decisamente sinistra, figlia ancora una volta dei Marduk ma anche di un certo black metal polacco sparato a tutta velocità. La produzione è buona e molto potente ed aumenta ancor di più la forza distruttriva del gruppo di Chicago.

Da menzionare è anche l’artwork marziale ma suggestivo curato da Francesco Gemelli, già al lavoro in passato con Spite Extreme Wing, Abigor e Forgotten Woods (tra gli altri), che potrebbe invogliarvi ancor di più a fare vostro questo dischetto. In definitiva non posso che consigliare l’ascolto ed eventualmente anche l’acquisto di questo ep che racchiude al suo interno diversi ottimi brani, indicati specialmente per chi predilige il black metal nella sua forma più violenta e intransigente.