Hard & Fast Ep. 2

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Seconda puntata della rubrica che tutto il mondo ci invidia e nuova carrellata di segnalazioni di dischi interessanti, che potrebbero meritare un ascolto da parte vostra. Questa volta abbiamo anche viaggiato a ritroso nel tempo e siamo andati a scovare qualche piccola chicca underground degli anni passati che a nostro avviso varrebbe la pena di recuperare. Buona lettura e buon ascolto!

BRAIN DEAD – CHAINSAW NIGHTMARE – FULL LENGTH – 2022 – M.A. Production

Il romano Francesco Andrei è un talentuoso e poliedrico musicista, capace di spaziare tra vari generi con egual bravura. Tra gli altri suoi svariati progetti varrebbe la pena citare i Frank&Stein e Under-Il Silenzio dell’Abisso, ma in questa sede parliamo dell’album di debutto dei Brain Dead, dove Andrei si fa coadiuvare da Leo alla batteria e Agonia (degli Agonia Black Vomit) alla voce. I nostri propongono uno sporco, trucido e minimale black/speed metal dalle strutture semplici e immediate, un po’ alla Bathory prima maniera, con una spruzzata di Von e una spolverata di Sodom; tutta l’esperienza richiama volutamente l’atmosfera di quei film splatter/horror anni settanta e ottanta alla “The Texas Chainsaw Massacre” (“Non Aprite Quella Porta” in Italia, per chi vivesse sotto un sasso), che viene ovviamente richiamato nel titolo dell’album. Rapido, immediato, inesorabile e letale, proprio come una motosega.

EL ESCUADRÓN ATAQUE TORMENTO – AVASALLADORAS MARCHAS Y BLASFÉMICOS HIMNOS DE GUERRA – EP – 2022 – Hell On Earth Records

Ed eccoci tornati in Sud America con questi argentini che esibiscono fieramente un monicker in lingua spagnola, così come tutti i testi delle canzoni di cui non è difficile dedurre il contenuto. Di sicuro c’è che il black metal degli El Escuadrón Ataque Tormento colpisce duro e veloce come il nome di questa rubrica. I riferimenti sono quelli svedesi, dai Marduk era “Panzer Division Marduk”” in giù, quindi blast beats a tappeto, cascate di riff pesanti e velocissimi, più una voce che vomita “marce travolgenti e blasfemi inni di guerra” praticamente a ciclo continuo. Se vi piace il genere “war” di sicuro questo breve ep (così come il primo, uscito un anno prima e quasi gemello), tormenterà felicemente le vostre orecchie.

SURVIVAL – ROCK & ROLL SACRIFICE – FULL LENGTH – 2014 – Metal Ways Records

Restiamo dall’altre parte del globo con il debut album, ormai vecchio di dieci anni, dei messicani Survival, autori di un black/thrash/speed metal travolgente e molto divertente, grazie al quale vi troverete a scapocciare senza sosta, magari urlando a squarciagola i laidi quanto irresistibili chorus che contraddistinguono quasi ogni canzone. Tracce come “Let’s Rock & Roll”, “Speed Metal Freaks” e “Feel The Cold Of My Steel”, farebbero felice qualunque metallaro con in corpo abbondanti dosi di cerveza. “Rock & Roll Sacrifice” esibisce ottime idee, assoli fulminanti, ritornelli vincenti e quell’atteggiamento di crasso e becero satanismo che rappresentava la primordiale incarnazione del nostro genere preferito. Tutte cose inspiegabilmente perse nel successivo “Svrvival” del 2019, in cui il gruppo decide di virare su temi fantascientifici con un sound più oscuro e ricercato, fallendo su quasi tutta la linea. Peccato.

HELL PRIEST – HELL PRIEST – Demo – 2019 – Born For Burning Production

Scovati nell’underground che più underground non si può, gli Hell Priest sono un gruppo statunitense che fino ad ora ha rilasciato solo questo piccolo demo risalente all’ormai lontano 2019. Vale però assolutamente la pena darci un ascolto perché il loro proto-black metal fortemente ibridato con lo speed più viscerale e marcio propone tre canzoni (più una cover degli Hellhammer) davvero di ottimo livello. Quello che sorprende è che per il genere ci si aspetterebbe canzoni scarne, brevi ed essenziali e invece tutte e le tre tracce originali vanno oltre i quattro minuti di durata, il che sottintende una capacità di songwriting notevole, caratterizzata da tanti riff vincenti e frequenti cambi di ritmo. Hell Priest, se ci siete battete un colpo che vogliamo di più.

EISENBLUT – SWARMING IN DECAY – EP – 2024 – Mystic Glory Order

Altro gruppo americano fieramente da cantina, gli Eisenblut suonano un black metal di classico stampo scandinavo in cui, ça va sans dire, la protagonista assoluta è una chitarra dai toni alti e taglienti che domina i venti minuti di questo eccellente ep. I classici riff glaciali e dissonanti sono ottimamente confezionati e adeguatamente accompagnati da una drum machine che alterna i soliti blast beats a coinvolgenti mid tempos e da un’efficace e rauco screaming. I bizzarri titoli delle canzoni (“Tunisian Vigil”, “Sussex Deterrent”) aggiungono un interessante twist ad una band che sembra avere le carte giuste per produrre un black metal forse non indimenticabile ma certamente di qualità.