Order Of Nosferat – Towards The Nightrealm Of Orlok

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La sete di sangue di Orlok non può essere saziata ed è per questo che gli iperattivi Revenant ed Anzillu tornano a infuocare il mercato underground con una nuova fatica, la settima (se si conta l’ep del 2023) in tre anni. Prendete una recensione a caso di un qualsiasi disco degli Order Of Nosferat e cambiate i titoli, fate prima. Ma noi abbiamo una passione viscerale per questa band e ci teniamo a perdere qualche ora del nostro tempo per narrare le loro impavide avventure in stile Castelvania. A sorpresa il duo che non conosce pace come un vampiro in cerca di sangue rinuncia al proprio marchio di fabbrica, ovvero l’alternanza tra pezzi veri e intermezzi ambient, e opta per un disco dalla struttura più canonica, con la classica intro e la sola “Blood Is Life” strumentale posta al centro della tracklist, come spartiacque. Quindi, almeno per ora, basta sbrodolate di sintetizzatori al chiaro di luna, che se da un lato favoriscono la malinconia dall’altro smorzano l’effetto rabbioso della musica: qui le tastiere semmai si fondono nelle canzoni, senza lasciare spazio a momenti riflessivi o di calma.

Rispetto al buon “The Absence Of Grace”, che si muoveva con un ritmo più misurato e riflessivo, utilizzando uno stile di produzione nitido e tagliente, in questa nuova fatica si alzano i battiti per minuto e si galoppa trionfalmente nella notte in cerca di prede. E questa volta la produzione è autenticamente vintage e low-fi: il fuzz n’ buzz ricorda vecchi vampiri francesi come Blessed In Sin o Winter Funeral, tra gli antenati spirituali di questa nicchia black metal.

A parte il ruolo molto più limitato dei synth e la maggior velocità media dei brani rispetto al lavoro precedente, non ci sono comunque particolari novità o effetti speciali. Ma in fondo va bene così, anche perché i nostri amici sembrano piuttosto ispirati, tanto che l’iniziale “Crossing The Shadowland” e la successiva title track si possono tranquillamente annoverare tra i pezzi più belli scritti dalla band, epici nella loro semplicità senza troppe sfumature. “Into Pale Shadows And Ghostly Dreams” dal canto suo è discoteca allo stato puro, con un giro di chitarra tanto banale quanto efficace nel trasportare l’ascoltatore nelle più buie catacombe infestate da non morti. E tutto fila liscio anche nel mid tempo “Where The Werwolf Haunts The Wood”, dove i synth fanno la parte del leone tessendo melodie ancestrali e suadenti.

Che dire in conclusione? Di sicuro non abbiamo tra le mani il disco dell’anno ma sfido qualunque amante del black metal a sfondo vampirico a dire che “Towards The Nightrealm Of Orlok” non sia un lavoro coinvolgente, per quanto assolutamente scontato e prevedibile dalla prima all’ultima nota. E allora uno, dieci, cento altri dischi degli Order Of Nosferat e noi saremo sempre felici un tantino in più.

REVIEW OVERVIEW
Voto
75 %
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order-of-nosferat-towards-the-nightrealm-of-orlokTRACKLIST <br> 1. ...Far Away To The Land Of Ghosts; 2. Crossing The Shadowland; 3. Towards The Nightrealm Of Orlok; 4. At The Sea She Longs For His Return; 5. Blood Is Life; 6. Into Pale Shadows And Ghostly Dreams; 7. Where The Werwolf Haunts The Woods; 8. Beyond The Eternity Gates I Wait; 9. Don't Leave (Gummy Boy cover) <br> DURATA: 45 min. <br> ETICHETTA: Purity Through Fire <br> ANNO: 2024