Genocidal Rites – Genocidal Upheaval Of Subservient Abrahamic Law

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Primo full lenght della band black metal del Midwest statunitense Genocidal Rites, formata nel 2021, con membri provenienti da Toledo (Ohio) e Detroit (Michigan). La formazione attuale comprende M.Z. alla voce, Avracle e Bestial Keeper Of The 9 Sepulchres alle chitarre, Infernal Werewolf al basso e Deathcrush alla batteria. Il quintetto arriva alla produzione di questo violentissimo full length dopo aver pubblicato un demo e tre ep, uno dei quali, per la precisione “Exsanguination Of The Gods” del 2023, è stato rilasciato tramite Hells Headbangers Records, nota etichetta che distribuisce anche il disco che ho ora per le mani. Dopo questa piccola prefazione passiamo ad un’analisi del prodotto in questione. “Genocidal Upheaval Of Subservient Abrahamic Law” è un album veramente feroce, traboccante di cattiveria musicale e lirica, costellato da riff potenti, linee vocali in scream/growl e sezioni ritmiche tirate che ricordano spesso e volentieri il sound delle migliori band hardcore/d-beat degli anni ottanta misto ad un black metal molto tirato alla Black Witchery e Proclamation, per rendere l’idea. Il che non è deprecabile ma, personalmente, lo trovo un po’ anacronistico al giorno d’oggi. La traccia d’apertura “Phase One Revocation” è un insieme cacofonico di chitarre in reverse, sirene, noise ambientale e voci di fondo, un preludio all’inizio del massacro sonoro vero e proprio, che inizia con la title track, la quale, in quanto tale, è la rappresentazione del messaggio che i Genocidal Rites vogliono trasmettere, ovvero violenza, brutalità, velocità e ancora tanta violenza: chitarre e ritmiche alternano parti molto veloci a stacchi molto più lenti e cadenzati, base piuttosto solida che viene ulteriormente arricchita dalle linee vocali di M.Z., con uno scream di buon livello. Le tracce successive sono tutte molto simili, scritte con lo stesso schema, a mio gusto un po’ troppo ripetitivo.

Tutte molto “dritte” e dirette senza troppi cambi di direzione, condite, a fasi alterne, da parti soliste alla Kerry King stile “Raining Blood”, il che non è male: nel mucchio spiccano, per mia particolare affinità, “Ritualistic Invocation Of Blaspheric Annihilation”, “NGAA Incarnate” e “Nuclear Devastation At The Gates Of Meffa”. Piuttosto interessante è anche l’ultimo pezzo “Phase Two Extermination”, davvero molto simile alla traccia di apertura, il che sembra trasportare l’ascoltatore in un loop infinito di brutalità. Ritengo l’idea molto azzeccata. Ad essere pignolo dovrei sottolineare che questo lavoro ha delle pecche tecniche, e mi spiego meglio. Ho la sensazione che non sia registrato a click (a metronomo) e ciò mi ha disturbato abbastanza, specialmente nelle parti di cambio di tempo, quando si passa dalle parti veloci a quelle lente e viceversa: la batteria sembra rincorrere le chitarre e ciò rende confuso l’ascolto; un po’ di precisione in più a mio parere avrebbe fatto molto bene. Le liriche spaziano dall’occultismo ai classici temi anticristiani passando per l’adorazione della morte, tanto per gradire. Bella la copertina, che esprime pienamente lo stile barbarico dei Genocidal Rites. Tirando le somme, un disco per gli amanti del genere.

REVIEW OVERVIEW
Voto
65 %
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genocidal-rites-genocidal-upheaval-of-subservient-abrahamic-lawTRACKLIST <br> 1. Phase One Revocation; 2. Genocidal Upheaval Of Subservient Abrahamic Law; 3. Severed Heads Of The Spiritual Rat King; 4. Ritualistic Invocation Of Blaspheric Annihilation; 5. IX Gods/IX Graves; 6. NGAA Incarnate; 7. Death Howls From The Abyssal Sepulchres; 8. Nuclear Devastation At The Gates Of Meffa; 9. Order Of The Most Profane; 10. Ceremonial Beheading Of The Sons Of Abraham; 11. Necrotic Hellhounds Of An Atomic Future; 12. Phase Two Extermination <br> DURATA: 27 min. <br> ETICHETTA: Hells Headbangers Records <br> ANNO: 2025