I Sakahiter sono una valida realtà all’interno del panorama estremo italico. Attivi fin dal 2002, hanno dato alle stampe l’anno successivo il loro primo demo “Lex Sacrata”, ottimamente accolto da critica e pubblico, e tornano ora all’attacco con “Omnes Eiura Deos”, un vinile 7” che segna un deciso passo in avanti a livello tecnico compositivo generale nella proposta dei nostri. A loro la parola, per permettere ai lettori di Blackmetalistkrieg di addentrarsi più a fondo nell’universo Sakahiter.
Salve ragazzi. Ho sottolineato in sede di recensione l’evidente maturazione percepibile nella vostra musica nel confronto tra il vostro primo demo “Lex Sacrata” ed il recentissimo “Omnes Eiura Deos”. Ho avuto la netta sensazione che abbiate acquisito maggiore padronanza delle vostre capacità, riuscendo a controllare e rendere più letale quella violenza distruttiva che nel vostro primo lavoro appariva un po’ troppo caotica e fine a se stessa. Siete d’accordo con me?
(Hrim) Si, sicuramente è così… “Lex Sacrata” è stato un lavoro molto istintivo, abbiamo buttato giù i pezzi molto velocemente, e pur non essendo comunque banali o basati sui classici tre riffs come fanno molti gruppi black, sono senz’altro meno ricercati dei due brani del 7”. D’altra parte è normale che a distanza di tre anni dalla sua nascita una band maturi, sarebbe preoccupante il contrario… Ai due brani che abbiamo inserito in “Omnes Eiura Deos” abbiamo lavorato molto in fase di arrangiamento, sono stati curati di più i particolari, ed è questo ora il nostro modo di lavorare. I nuovi brani che stiamo componendo seguono più o meno questo filone, quindi sono molto curati, però hanno ripreso anche la violenza sonora dei pezzi del demo, quindi posso anticiparti fin da ora che saranno decisamente migliori di quanto abbiamo composto fino ad oggi… (Amon) Caotica e fine a se stessa… mmm… io credo che sia proprio il punto di forza di “Lex Sacrata”… ogni disco ha la propria anima e racchiude in essa il suo periodo, le sue sensazioni, i suoi pensieri ecc… Per quanto riguarda il sound, aspettate di ascoltare i prossimi pezzi… vi accenno che saranno molto più tirati e aggressivi del primo demo. Questo lo dico per smentire alcune recensioni che credevano in un alleggerimento del nostro sound…
Specie il primo pezzo del vostro recente 7”, “Exsanguinated By Howls”, mi ha colpito molto favorevolmente per l’atmosfera, i cambi di tempo ed il feeling mortifero che trasmette. Volete dirmi qualcosa di più su questa canzone? Come l’avete composta?
(Hrim) “Exsanguinated By Howls” ha avuto, come del resto “Pagan Sentence”, una genesi lunga e travagliata… L’abbiamo decomposta e cambiata molte volte prima di arrivare alla versione definitiva. Ti basti sapere che era un brano che avevamo in repertorio già con la vecchia line up, mentre “Pagan Sentence”, nella sua versione primitiva, è stato addirittura uno dei primi pezzi che abbiamo composto e doveva perfino finire su “Lex Sacrata”. È stato poi scartato e forse è stato un bene, visto che la versione attuale è nettamente superiore alla prima… “Exsanguinated…” è uno dei miei brani preferiti perché riesce a mescolare sapientemente parti più tirate a parti molto epiche e folk, e la cosa mi soddisfa particolarmente… Anche in questo caso abbiamo cambiato molti riffs prima di arrivare a ciò che senti sul 7” ed è stato bello veder crescere e mutare il brano sotto i nostri occhi, dà molta soddisfazione…
Per quale motivo avete scelto di pubblicare il vostro secondo lavoro in formato 7”? Siete sostenitori del vinile? Pensate che sia il supporto più adatto, anche per il fascino particolare che emana, per un genere come il black metal?
(Hrim) Personalmente sono un maniaco dei vinili, ne ho centinaia a casa e quindi ho premuto molto perché “Omnes Eiura Deos” uscisse con questo formato, e non ti nascondo che mi riempie di orgoglio vedere la mia copia di fianco ai 7” di Slayer, Anthrax, Excidium, Bulldozer e via dicendo… A parte questo, però, penso che comunque il 7” su vinile mantenga inalterato il suo fascino. Dal momento che avevamo comunque deciso di pubblicare un mini per far capire a tutti che eravamo ancora vivi e vegeti nonostante la rivoluzione della line up (registrare direttamente un full sarebbe stato azzardato, sia perché avevamo bisogno di diverse prove per far integrare bene i nuovi membri, sia perché ci avrebbe portato via troppo tempo, e avevamo invece decisamente voglia di tornare in pista…), ci sembrava squallido pubblicare un misero cd con due soli pezzi, mentre con il vinile siamo sicuri di aver valorizzato tutto al meglio. Certo, molti lo snobbano o comunque non hanno modo di poterlo ascoltare non avendo il piatto, soprattutto tra i più giovani, ma abbiamo scelto ugualmente di stamparlo sia per soddisfazione nostra che per gli amanti del genere… gli altri in qualche modo si arrangiano… possono accontentarsi dell’edizione limitata in cd che contiene anche il nostro video clip…
So che avete avuto anche di recente qualche problema di line up. Volete parlarmene? Ora la formazione dei Sakahiter può dirsi stabile?
(Hrim) L’anno scorso in effetti è successo di tutto… nel giro di un mese ci hanno abbandonato prima Eucles, il chitarrista, poi Saunitan, il batterista e poi Luzyfer, il secondo chitarrista… Con 3/5 della line up decimata le prospettive non erano delle più rosee, ma né io né Amon avevamo intenzione di mandare tutto a puttane. Così ci siamo messi sotto e abbiamo trovato in L.P. Megerah, EversoR e Flauros dei degni sostituti, ed ora come ora la line up è decisamente stabile ed affiatata. Abbiamo registrato il 7” ed abbiamo ripreso l’attività live, e devo dire che in entrambi i casi siamo soddisfatti del lavoro svolto dai nuovi ragazzi…
In questi anni siete stati impegnati in un’intensa attività live con gruppi del calibro di Pandemia, Natron e Frostmoon Eclipse. Cosa vi é rimasto di queste esperienze? Vi ritenete una live band? Credete che il black metal si presti bene ad essere suonato dal vivo od invece abbia un’intima essenza che meglio si addice ad un ascolto personale e solitario?
(Hrim) Si, abbiamo avuto la fortuna di suonare abbastanza e con gruppi di un certo calibro, e non ci lamentiamo affatto… Di sicuro quando suoni con gruppi con una grande esperienza alle spalle non può che farti del bene, perché impari un sacco di trucchetti e di cose utili che puoi mettere in pratica nei concerti successivi. Ovvio, inoltre, che più suoni e più esperienza accumuli, e questo ti fa crescere un sacco come gruppo. Sono tutte cose che ti tornano utili, sia in fase di composizione che di registrazione… Il black non è un genere da suonare live? Sinceramente non sono d’accordo… non amo le stronzate di questo tipo… il black è comunque metal, e in quanto tale dal vivo rende molto… certo, meno del thrash o del death, questo è innegabile, ma io penso che il pubblico da un concerto black cerchi anche altre emozioni rispetto a quelle che può trovare ad un concerto di un gruppo death. Finora la gente è rimasta colpita dalle nostre esibizioni live… magari non saremo iper tecnici, ma sopperiamo a queste carenze con un impatto e una violenza decisamente notevoli, almeno stando a quanto ci viene detto dopo i nostri concerti…
Un altro elemento caratterizzante del vostro sound é, a mio avviso, quel flavour epico e pagano che riuscite a trasmettere pur mantenendovi nei canoni del black metal più tradizionale. Cosa mi dite al riguardo?
(Hrim) Se ti riferisci ai due pezzi del 7” non posso che darti ragione… In effetti quando abbiamo deciso di pubblicarlo abbiamo scelto i due brani più simili e più epici che avevamo in repertorio, ma allo stesso tempo devo dirti che questa è stata una sorta di parentesi. Come ti ho accennato prima i nuovi brani sono di nuovo molto aggressivi e violenti, pur mantenendo comunque quelle aperture melodiche ed epiche di cui parli tu… Però da qui a definirci un gruppo viking ce ne passa, non ce la sentiamo… Siamo e resteremo sempre un gruppo black, su questo non ci piove…
Vi interessate di storia antica? Ve lo chiedo visto il soggetto della cover del vostro “Lex Sacrata”, l’umiliazione romana delle forche caudine…
(Hrim) Beh, è comunque una cosa che ci affascina… l’Italia ha una tradizione spettacolare, quindi è normale che questi temi siano interessanti… Come detto più volte, nel momento in cui stavamo per pubblicare “Lex Sacrata”, abbiamo sentito l’esigenza di non invischiarci nei soliti cliché del black metal, fatti di Vichinghi , Satana, croci capovolte e chi più ne ha più ne metta… Abbiamo sentito la necessità di far capire alla gente che abbiamo una nostra testa e che la sappiamo usare, quindi abbiamo abbracciato delle tematiche che innanzitutto ci appartenessero e ci convincessero… Ecco quindi l’interessamento ai Sanniti, popolazione che abitava le nostre terre secoli or sono, ecco quindi il nostro non essere satanismi per sport e per contratto, e così via… Diciamo che ci piace avere una nostra identità, anche se spesso questo ci ha portato problemi a causa di gente ottusa e chiusa mentalmente… ma visto che si tratta appunto di gente del cazzo, ce ne siamo altamente fregati…
Quale rapporto avete con la vostra terra d’origine, così ricca di tradizione e cultura (come ogni angolo d’Italia del resto)? Pensate possa costituire una fonte d’ispirazione per la vostra arte?
(Hrim) Beh, in pratica ti ho già accennato qualcosa prima… Secondo me è giusto che prima di guardare altrove si guardi in casa propria… Nessuno mette in dubbio che in giro per il mondo (e in Scandinavia, in particolare, visto che stiamo parlando di black metal…) ci siano una marea di cose interessanti ed affascinanti, ma ci appartengono? In quel caso o si fa uno studio molto approfondito (e comunque si tratterebbe di appropriarsi di cose non nostre) o secondo me si incappa nel rischio di affrontare il tutto troppo superficialmente, cosa che hanno fatto decine e decine di band… L’Italia è straricca di storia e tradizioni, perché ignorarle o peggio ancora snobbarle? Prima di sputare nel piatto dove si mangia secondo me varrebbe la pena di informarsi un attimo… Noi l’abbiamo fatto, e penso che non siano in molti a conoscere i Sanniti. Eppure si tratta di una popolazione molto particolare, popolo guerriero, pagano, contemporaneo di Vichinghi e Celti (con i quali avevano una sorta di gemellaggio…). Cosa c’è di male nel valorizzarli? (Amon) Ogni particolare può o meno influenzare ogni forma d’arte, ma la maggior fonte di ispirazione rimangono il proprio essere e il proprio punto di vista.
Qual é la vostra opinione sulla scena underground del nostro paese? Ritenete ci siano delle buone bands in circolazione?
(Hrim) Non ci sono ‘buone’ band in circolazione, ci sono OTTIME band… La scena italiana sta crescendo tantissimo, e giorno dopo giorno vengono fuori gruppi veramente spettacolari, e non mi riferisco solo al black metal ovviamente… Di nomi potrei fartene a decine, basti pensare a band come Grimness, Illogicist, Hour of Penance, Subliminal Crusher e così via… Il problema non è nel valore assoluto di una band, quanto nell’ottusità dell’ascoltatore italiano medio, ancora troppo esterofilo, il più delle volte per presa di posizione… Il proliferare di concerti di band di questo livello, però, sta ultimamente per fortuna cambiando le cose, e sta facendo conoscere agli ottusi di cui sopra una marea di ottime e promettenti band, assolutamente italiane… (Amon) Ci saranno sempre buone band fin quando ci saranno persone vere e degne… ma…
Domanda di rito alla quale non potete sottrarvi: cosa rappresenta per voi il black metal?
(Hrim) Personalmente ho una mia visione del black metal, ma non mi piace parlarne… Io ho una certa età, quindi ho avuto la fortuna di vederlo nascere, crescere ed agonizzare, passare da genere di nicchia a genere delle masse, sputtanarsi e commercializzarsi a causa di quelli stessi esponenti che hanno contribuito alla sua nascita, ma nonostante ciò riuscire a sopravvivere grazie ad alcune band che ancora oggi riescono a portare avanti con onestà un certo tipo di tematiche… quindi quando sento determinati discorsi fatti in genere da ragazzetti che non hanno la benché minima idea di cosa stiano parlando mi cadono veramente le palle per terra… Purtroppo il black è un genere molto particolare, ma proprio per questo troppo spesso si cade in cliché e luoghi comuni che non hanno assolutamente ragione di esistere, se non, appunto, nelle teste dei ragazzetti di cui sopra… Ed è questo il motivo per cui non voglio parlarne, perché la ritengo una cosa molto personale e anche perché non ho voglia di polemizzare con nessuno… ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non vengano a rompermi i coglioni con le loro stronzate… (Amon) Rappresenta l’emozione che mi dona un tipo di riff suonato in un certo modo nella sua sequenza e armonia, è una visione molto personale, è quello che dovrebbe essere per ogni artista… ed è il motivo per cui odio molte band che ritengo inutili e senza anima, in quanto i membri stessi di queste band lo sono… bah… morite sotto il mio sorriso…
Apprendo dalla vostra bio che siete in procinto di entrare in studio di registrazione per la realizzazione del vostro primo full lenght. Datemi ogni delucidazione in proposito…
(Hrim) Si, stiamo scrivendo i brani per il nostro primo full, come ti accennavo prima… Se tutto va per il meglio dovremmo registrarlo nei primi mesi del prossimo anno, ancora una volta ai 16th Cellar Studios, a Roma, dove abbiamo registrato il 7”. Questo per dare una sorta di continuità al nostro sound, e anche perché ci siamo trovati benissimo a lavorare lì. Stiamo ancora valutando delle proposte quindi non posso dirti altro riguardo ad eventuali contratti discografici, però una cosa è certa, in un modo o nell’altro il full vedrà la luce il prossimo anno…
Bene, l’intervista é terminata. Vi ringrazio molto per la disponibilità. Lascio a voi concludere come meglio credete…
(Hrim) Come sempre ringraziamo te per lo spazio che ci hai concesso sulla vostra zine… Lasciamo l’indirizzo del nostro sito (www.sakahiter.com) per chi volesse saperne di più su di noi o volesse scaricare qualcosa e invitiamo i vostri lettori a venirci a vedere dal vivo se capitiamo dalle loro parti, perché non se ne pentiranno… SAMNITE BLACK METAL!!! (Amon) only true metal rulez!!!