I danesi By The Patient sono un affiatato combo black-death con già una discreta esperienza alle spalle, maturata, fra un paio di buoni album underground (“Premonitions” e “Afterbirth”) e relativi live, sopratutto in ambito nord-europeo. Com’è noto il fertile sottobosco metallico estremo da quelle parti ha molti meno problemi a sostenersi, rispetto al sud del continente, e c’è da credere che una capitale culturale e cosmopolita come Copenhagen non sia affatto da meno, in questo senso, anche se magari non celebre come le varie Oslo e Stoccolma. Detto questo il loro nuovo “Gehenna” ha in realtà i numeri per affermarsi anche in un contesto più ampio, grazie al bel mix di groove e melodia di estrazione swedish death, opportunamente declinato alle glaciali atmosfere black. Il gruppo dà infatti il suo meglio nei rocciosi mid-tempo, animati da un riffing twin-axes da manuale, dimostrando come non si debba per forza suonare alla velocità della luce, per risultare violenti e trve evil. Piacciono in questo senso i dinamici richiami eighties di “Ruled By The Dead” e “Web Of Beliefs”, ma anche i rallentamenti oscuri della title-track e della conclusiva “Omnibore”. Album completo e soddisfacente, “Gehenna” mostra l’inalterato potere evocativo della tradizione metallica, che, laddove ben maneggiata, permette risultati freschi ed entusiasmanti, senza risultare per forza di cose ridondante o solamente derivativa. By The Patient: il lato attivo e positivo dell’ortodossia stilistica…
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