Luc Mertz, classe 1963, mente che si cela dietro Zarach’Baal’Tharagh, è un’istituzione nell’underground francese. Attivo sin dal 1983, è autore di numerosi progetti che oscillano tra raw black metal, ambient, noise e thrash. Con Zarach’Baal’Tharagh ha pubblicato oltre 50 demo, e fino a poco tempo fa sembrava intransigente riguardo alla possibilità di pubblicare cd professionali. Ecco invece che nel 2006 ha pubblicato questo album, sempre autoprodotto ma sotto forma di cd vero e proprio, nel quale propone per l’ennesima volta il suo malato misto di raw black metal con spunti talvolta provenienti dall’ambient noise, altre volte dal punk più greve. C’è da dire che in molti suoi demo si respiravano atmosfere molto più alienanti, che hanno fatto di dischi come “Doomsday” (uno dei suoi apici) delle gemme imperdibili. Tuttavia, proponendo in questo “A Nightmare Testimony” il lato più classicamente black metal del progetto, a cavallo tra Beherit e Ildjarn (ma ricordiamoci che Luc suona queste cose da ben prima dei mostri sacri appena citati!), raggiunge un livello che molti sbarbati nati oltre un quarto di secolo dopo il nostro francese possono solo sognarsi. La produzione grezza e minimale conferisce alla musica le coordinate giuste, ma l’esperienza ultraventennale di Luc dietro gli strumenti permette di fondere riff di poche note e interessanti solos di chitarra, per uno stile che viene reso ulteriormente personale dalla voce sofferente. Atmosfere lontane dai soliti clichés black metal: qui non ci sono foreste o paesaggi notturni. Solo una profonda malattia metropolitana, carica di -vero- estremismo e -autentica- oscurità.
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