Beanian Shide è un’oscura creatura nata dalla mente di Ratsel, già mastermind della one man band omonima e membro dei Cold Moon. Questo progetto non ha però nulla a che fare con le band appena citate, infatti la musica proposta è una sorta di noise ambient piuttosto originale negli intenti ma dagli esiti ancora acerbi. Le linee rumoristiche dei pezzi sono piuttosto minimali e si reggono su samples dal sapore industriale, sui quali si innestano suoni di varia natura, a creare atmosfere malate e decisamente nekro. Si tratta probabilmente di un concept incentrato sul tema del “vuoto”, che la musica esprime attraverso diverse sfumature, tutte tinte di nero. Questo nuovo progetto di Ratsel risulta coraggioso, molto sperimentale e di non immediata assimilazione, ma palesa anche alcuni evidenti difetti, tipici di tutte le opere prime. Innanzi tutto i pezzi tendono ad assomigliarsi pericolosamente: soltanto nelle ultime due tracce si possono ascoltare una chitarra e un pianoforte, per il resto vi sono rumori disturbanti, dialoghi campionati e quant’altro. L’impressione generale lasciata da questo lavoro è quella di un buon inizio, che racchiude in sé le potenzialità per futuri sviluppi, ma già in grado di esprimere angoscia e inquietudine all’ascoltatore capace di sintonizzarsi sulla medesima lunghezza d’onda dell’artista, lasciandosi affondare nell’abisso nero dell’adorazione del vuoto.
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