Disco numero tre per questo duo tedesco proveniente da Dortmund. Non ho avuto modo di ascoltare i lavori precedenti, per cui non ho termini di paragone, e forse è meglio così: un disco dovrebbe essere sempre giudicato per quello che è, senza continui raffronti col passato. La band in questione rientra in quella categoria di gruppi che cerca di essere originale in un campo, quello del black sinfonico, dove è sempre più difficile esserlo. Ci riescono i Nihil Nocturne? Almeno in parte sì. Il loro è un black metal di stampo sinfonico, senza dubbio, ma dove le tastiere non hanno una funzione dominante. La velocità è raramente sostenuta, preferendo il gruppo assestarsi su mid-tempos dalle tinte horror, adatte a quanto espresso nei testi, improntati sì su tematiche sataniche, anche se non si tratta di un satanismo fine alla bestemmia gratuita, come quello dei Marduk, per dire un nome noto a tutti. Dal punto di vista prettamente musicale, anche se la band è fautrice di sonorità sinfoniche, non è verso i nomi principali di questo genere che si rivolge per trovare ispirazione. In molti punti, infatti, emerge prepotentemente lo spettro dei Darkthrone. Il duo dà il meglio di se quando cerca di uscire dagli schemi, mediante il ricorso ad arpeggi dissonanti o a voci catacombali. Tra le tracce maggiormente riuscite segnalo “Conjuring The Tyrant Of Hell”, una delle poche veloci, condita da riffs abbastanza stranianti; anche la quinta traccia, “Demon Of The Treshold”, può essere un cavallo di battaglia per i Nihil Nocturne, con le sue atmosfere allucinate, complice un basso sempre udibile (cosa, questa, assai rara nel black) e mai sottomesso agli altri strumenti. Il limite del disco, però, risiede nella sua non sempre facile scorrevolezza. Alcuni passaggi sono piuttosto ostici, probabilmente per quella voglia della band di risultare originale, finendo con il diventare eccessivamente cervellotica. Quando queste imperfezioni saranno eliminate, ci troveremo di fronte ad un gruppo che potrà creare qualcosa di davvero importante.
