Dopo un promo distribuito solo agli amici, giunge al demo di debutto questa one man band partenopea, che vede coinvolto Mortiis Daemonium (già collaboratore dei Morbifer), che si è avvalso, dietro le pelli, di E. Ingvar, batterista dei Gort. Un’intro di derivazione burzumiana ci introduce alla proposta della band, che risente molto della musica del Conte e di Nargaroth, ma armonizzata in maniera più che buona dal gusto di Mortiis Daemonium, il quale, pur senza inventare nulla di nuovo, riesce a dare vita ad un prodotto che può soddisfare appieno il palato di chi, come il sottoscritto, non cerca particolare raffinatezza nel black metal. Qui ci troviamo ad ascoltare quattro tracce di puro odio ed arroganza, esaltate da qualche (voluto) errore di missaggio che rende il risultato finale ancora più marcio. Tra i pezzi migliori si segnala “Eques Mortiis”, dotata di parti in voce pulita (queste forse un po’ da rivedere) e passaggi quasi folk uniti al tipico riffing black metal. Tutte le canzoni, comunque, sono molto valide, sormontate dalle urla lancinanti di Mortiis, che mostrano appieno le influenze di Burzum, ma anche dei Silencer, ma risultano migliori rispetto a quanto fatto coi Morbifer, segno, questo, di una continua evoluzione del personaggio in questione. Un demo d’esordio che merita la dovuta attenzione da parte degli amanti del marciume fatto musica.
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