Miserere Luminis é un progetto che nasce dalla collaborazione tra i membri di due interessanti realtà provenienti dal Quebec, ovvero Gris e Sombre Forêts. Questo esordio autointitolato é un disco di quieta disperazione, giocato su varie tonalità di grigio, che colpisce l’ascoltatore aggredendolo emotivamente con note colme di dolore e malinconia. L’accostamento immediato che qualunque ascoltatore non sprovveduto potrebbe fare é con l’album d’esordio dei Lurker Of Chalice di Wrest. Musicalmente infatti le radici del sound dei nostri sono senz’altro da ricondurre al black metal più atmosferico e funereo, quello evanescente ed impalpabile che ha nel burzumiano “Filosofem” il proprio capostipite e che in seguito fu portato in auge da alcuni gruppi statunitensi (Azrael e Xasthur su tutti), dapprima snobbati da molti ed ora imitati da decine di altre bands. Su questo nucleo di base si innestano però diverse ed interessanti influenze che rendono questo disco piuttosto variegato e ricco di multiformi sfumature, sebbene fondamentalmente compatto e quasi monolitico, tanto che tutte le canzoni possono essere considerate come lo sviluppo coerente di un unico discorso musicale e concettuale. Sono presenti molti momenti nei quali il riffing si lascia contaminare ampiamente da elementi post rock, altri che sfociano in partiture vicine allo shoegaze più triste e dimesso, altri ancora che pescano dalla psichedelia più sognante o dal doom meno estremo. Il tutto é calibrato con maestria da parte di musicisti che dimostrano di possedere buone doti compositive ed esecutive e la giusta dose di originalità e personalità, qualità che invece latitano abbastanza nei loro progetti di provenienza (sia Gris che Sombre Forêts hanno finora prodotto lavori poco più che discreti). Quello che ne viene fuori é una sorta di versione più raw e meno elegante degli Amesoeurs, che potrà piacere tanto ai fans dei Katatonia post “Discouraged Ones” quanto ai sostenitori del black più avvolgente e, se vogliamo usare un’etichetta troppo spesso abusata, “depressivo”. Consigliato soprattutto ai fruitori di sonorità estreme a tutto tondo.
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