Band proveniente da Singapore e capitanata dal batterista Maelstrom, gli Ilemauzar, attivi dal 1992, sciolti ad inizio secolo e successivamente riformatisi nel 2013, hanno alle spalle soltanto due demo (“Pit Of Despair” del 1998 e “The Ascension Promo” del 2014) e ora esordiscono sulla lunga distanza con questo album, in edizione limitata a millecinquecento copie, via Sepsis Records, etichetta specializzata soprattutto in sonorità brutal death. I nostri propongono invece un black metal con venature death, strutturato sull’alternanza tra sfuriate violente e grondanti sangue e passaggi più cavernosi e granitici, alternanza che mette in mostra anche una discreta perizia tecnica. Alcuni momenti evidenziano un certo debito nei confronti della classica scena greca (Rotting Christ, Necromantia e Varathron), specie per l’atmosfera sulfurea e rituale sprigionata a tratti dalle note, o dei Behemoth del periodo mediano (fatte le debite proporzioni). I suoni sono abbastanza definiti, eccezion fatta per quello della batteria che resta sempre un po’ affossato, ma si tratta di un difetto di poco conto, considerato che gli Ilemauzar sono profondamente radicati nell’underground e la perfetta registrazione non è sicuramente il loro obiettivo principale. Piuttosto, e questo è un rilievo ben più grave, l’ispirazione non è altissima e il disco presenta diversi passaggi a vuoto ed altrettanti molto accademici e scolastici. In altre occasioni invece la band riesce ad essere coinvolgente: è il caso ad esempio di “Relinquishing The Faith”, il pezzo migliore del lotto, un articolato e malevolo turbine di odio e caos. Non vi è molto altro da aggiungere: gli Ilemauzar sono un gruppo di onesti gregari e “The Ascension” è un lavoro niente più che sufficiente, che tuttavia almeno un ascolto lo merita.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.