Dopo il mini “..of the night” i Satanic Warmaster tornano a far parlare di sé realizzando il loro terzo full length. La band, ormai ridottasi in pratica ad un solo componente, ci regala un album sicuramente prevedibile, ma non per questo deludente. Di certo questa nuova fatica segue fedelmente la scia dei precedenti lavori, risultando a mio avviso una perfetta via di mezzo tra “Strength & Honour” e l’innarrivabile “Opferblut”. Il tipico mood finnico caratterizza, ancora una volta, le otto tracce di quest’album, con le sue melodie e i suoi ritmi composti. Non mancano passaggi più grezzi e veloci, ma nel complesso, la band con quest’album non smentisce le proprie origini. I pezzi si mantengono tutti sullo stesso livello, la qualità è certamente buona anche se qualcuno potrebbe considerarla fin troppo scontata. I quaranta minuti che compongono questo Cd scorrono via piacevolmente, presentando anche diversi episodi di notevole impatto, particolarmente atmosferici nella loro semplicità, che ricordano vagamente gli stilemi di “Opferblut”, album di certo più evocativo e intenso rispetto a quest’ultimo lavoro. L’unico motivo per cui “Carelian Satanist Madness” non è riuscito a convincermi pienamente è che a tratti ho avuto la sensazione che i temi già sviluppati in passato siano stati volutamente abbandonati, quasi a voler trattenere le emozioni più forti e dirette per meglio seguire un percorso ordinario e logico. C’è anche da dire che, secondo il mio modesto parere, oggi sono davvero poche le band che riescono a tradurre in musica sensazioni spontanee e naturali, ed è anche normale che il Black Metal di oggi arrivi ad un pubblico più vasto. Personalmente non sono prevenuta nei confronti di ”Carelian Satanist Madness”, che reputo tutto sommato un buon album e che non mi sento di bocciare solo perché lo ascolteranno più di 88 persone. Forse l’elite sarà troppo impegnata a scoprire gruppi clone underground -quelli si che sono trù- per prendere in considerazione quest’album. A tutti i comuni mortali: buon ascolto, ne vale la pena.
