“Zeit Der Cherusker” rappresenta la quinta fatica sulla lunga distanza per Wolfnacht, one man band greca dietro la quale si cela il mastermind Athalwolf, che nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nell’ambito del panorama NSBM. Purtroppo questo album non é nemmeno minimamente paragonabile a grandi opere come il precedente “Dawn Of Heathens” e, soprattutto, “Toten Fur W.O.T.A.N.”, autentico capolavoro di grezzume e attitudine. Sono innanzi tutto completamente scomparse le influenze RAC e folk che caratterizzavano in modo evidente i due dischi appena citati e costituivano il principale motivo di interesse ed originalità nella musica di Wolfnacht. Quest’ultimo full length sembra voler recuperare lo stile degli esordi, e quindi di dischi come “Heidentum” e “Night Of The Werewolf”, e presenta sonorità molto più vicine al tradizionale pagan black metal di stampo teutonico. Il che di per sé non sarebbe neppure un male se non fosse per il fatto che l’ispirazione pare aver abbandonato il nostro, che in quest’occasione non riesce a dar vita neppure ad un riff che possa definirsi pregevole o almeno non banale e scontato. Assolutamente privi di mordente sono anche i pezzi strumentali (peraltro tre su un totale di sette canzoni, davvero troppi), tutti costruiti su semplicissimi tappeti tastieristici ed i classici rumori di cavalli al galoppo e spade che cocciano tra loro, poco evocativi e già sentiti centinaia di volte. La furia e la violenza non mancano e c’è pure qualche passaggio dignitoso dove la classe compositiva di Athalwolf sembra tornare alla luce, ma é veramente troppo poco per salvare questo disco da un giudizio negativo. All’ascolto si ha la netta impressione di avere tra le mani brani di serie b, quasi si trattasse di scarti poco riusciti dei lavori precedenti. Da un artista che in passato avevo sempre stimato non mi sarei mai aspettata un album così mediocre e poco curato sotto tutti i punti di vista. Il futuro ci dirà se si tratta di una crisi momentanea o irreversibile.
