Interessante EP di questo duo finlandese, composto da V. Salonen e J. Jokisalo, del quale non abbiamo per ora ulteriori testimonianze salvo un demo dello stesso anno recante il medesimo titolo. I nostri sono dediti ad una sorta di avant guard black metal caratterizzato da un’impostazione che, in linea del tutto generica, potrei definire progressiva. Ci troviamo quindi in ambiti musicali assai spinosi, dove non è cosa rara confondere la semplice dimostrazione di abilità tecnica fine a se stessa con il genio artistico. Gli Apocryphal Voice si mantengono ad un livello di dignitosa sufficienza, senza franare negli abissi di noia dei Lunaris, ma senza neppure raggiungere i livelli di follia schizoide e deviata dei Solefald. La formula è consolidata e si ripete per tutta la durata del disco: songs lunghe ed elaborate, assai complesse, nelle quali per fortuna il gruppo riesce a non compiacersi eccessivamente dei propri esercizi di stile creando un equilibrio accettabile ed una buona atmosfera. Il guitarwork è apprezzabile e il suono delle chitarre ha un mood “astrale” quasi alla Arcturus, ben sorretto da vocals pulite nella quasi totalità dei casi ma molto teatrali e sofferte e dunque incisive. Nulla da aggiungere per un prodotto della durata esigua di soli venti minuti. Attendo gli Apocryphal Voice sulla lunga distanza, ma se questo combo saprà costruire altri gioiellini articolati e devastanti come la conclusiva “Sleeping In Tar”, allora probabilmente ne ascolteremo delle belle!
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