Questa band norvegese nasce nel 2001 come one man band capitanata dal bassista Tenebres. Dopo diversi cambiamenti di line-up, e con un demo alle spalle, esce proprio in questi giorni il primo full length “They Never Die”. Ascoltando le prime tracce non noto nulla di particolare o fuori dalla norma..solo dopo aver letto la biografia allegata vengo a conoscenza che nella band militano due donne e che una di esse è l’artefice delle vocals. Non è certo comune una scelta del genere, soluzione tra l’altro ben azzeccata visto che la resa è tale da non far assolutamente intuire che le parti vocali siano affidate per l’appunto ad una donna, Skumring, che oggi non fa comunque più parte della band. Nella descrizione che leggo a proposito di quest’album, si parla di “claustrophobic metal”, proprio per alcuni tipici passaggi dal guitar riffing particolarmente cupo e opprimente che caratterizza questi trenta minuti di Black Metal gelido e a tratti atmosferico. In linea generale i ritmi sono abbastanza sostenuti ma frequentemente vengono spezzati da mid-tempos in stile Khold; l’uso delle tastiere è estremamente limitato, escludendo l’intro che ce ne offre un discreto assaggio. Le tracce si mantengono su livelli normali, forse troppo, seguendo tutte quante lo stesso percorso stilistico. Unica traccia da segnalare, l’ultima “Lokkemann” di cui è stata inserita la versione originale presente nel demo del 2004, che si differenzia solamente per la produzione sicuramente meno nitida rispetto alle precedenti tracce. Questo primo full lenght della band norvegese non è dunque in grado di attirare appieno l’attenzione dell’ascoltatore in quanto risulta troppo piatto nella sua estrema omogeneità; nonostante il minutaggio sia relativamente basso -trenta minuti scarsi- alcune parti rasentano la noia. Speriamo dunque che la band riesca a trovare il suo equilibrio arricchendo la sua proposta musicale con elementi di maggiore interesse.
