Davvero una piacevole scoperta questa band nostrana dedita ad un puro e sano Viking metal, che esordisce proprio in questi giorni con “Nordheim”, pubblicato dalla Dragonheart. Il progetto Gjallarhorn nasce per volontà di Fenrir e Vali, già membro quest’ultimo di un’altra band, i DoomSword. I nostri realizzano prima un demo composto da tre canzoni e successivamente il debut cd che contiene le stesse tracce, alcune delle quali ri-registrate e perfezionate, e che vede l’ingresso nella band di due nuovi componenti: Gungnir -anch’esso componente dei DoomSword- e Nidhoggr, autore quest’ultimo di un intro davvero evocativa. Ascoltando questo lavoro non si possono non notare le marcate influenze provenienti dagli esponenti più rappresentativi di questo genere musicale, ovvero Bathory, Falkenbach in primis, che contribuiscono dunque a ricreare le tipiche atmosfere epiche e leggendarie fatte di cori e solenni melodie. L’album è composto da sei tracce più intro, per una durata complessiva di quaranta minuti; la terza “Ragnarok” è stata suddivisa in tre episodi intitolate “Blood over Asgard”, “Chaos Unleashed” e “Ragnarok”. I pezzi sono molto corposi, ed efficaci sotto ogni aspetto; tuttavia non si verificano momenti di particolare rilievo, essendo l’album estremamente omogeneo, e le tracce di conseguenza molto simili tra loro. L’originalità non è dunque il punto forza di questo prodotto, ma sicuramente ci troviamo difronte ad un’interessantissima realtà italiana che ha saputo riproporre egregiamente uno stile musicale degno dei nomi di più celebre fama. Le liriche sono ovviamente ispirate alla remota storia dei vichinghi, le cui vicissitudini rappresentano il fulcro dei testi per l’appunto. L’unica critica negativa che sento di fare riguarda le atmosfere che risultano forse in alcuni passaggi ripetitive e troppo uniformi, perdendo a volte quel tocco di epicità caratteristico del mood della band. In conclusione bisogna riconoscere l’abilità dei Gjllarhorn nel confezionare un prodotto sicuramente valido, ma che avrebbe ottenuto una valutazione maggiore se non avesse peccato della mancanza di personalità che mi auguro la band riesca a mutare nelle composizioni future.
