“Goatlord” dei Darkthrone è forse un’opera meno nota (ma a mio avviso non di minore importanza) nella corposa discografia di questa gloriosa ed intramontabile band. L’album fu pubblicato nel corso del pieno sodalizio artistico del duo di Kolbotn con la Moonfog di sua maestà Satyr, che appare anche come guest in alcune vocals, e tutte le musiche furono composte nel lontano 1991 (le parti vocali furono invece aggiunte nel 1994) in quanto questo avrebbe dovuto essere il secondo full lenght dei nostri ed avrebbe originariamente dovuto essere pubblicato subito dopo “Soulside Journey”. Vide invece la luce dopo che i Darkthrone avevano già prodotto le loro cose migliori e fu inevitabilmente (ma a torto) trascurato. “Goatlord” costituisce quindi una sorta di ponte tra gli esordi techno primitive death della band e la successiva stagione unholy black metal inaugurata con il superbo “A Blaze In The Northern Sky”. Gli echi delle radici death sono ancora ben evidenti, ma il sound si fa estremamente strisciante e fangoso e contiene in germe tutte le caratteristiche della produzione successiva del gruppo, a partire dai classici mid tempos ipnotici ed estenuanti che diverranno nel corso degli anni un vero e proprio marchio di fabbrica della band. Risulta tuttavia interessante notare come Fenriz e Nocturno Culto si siano lasciati andare in quest’opera a sperimentazioni (entro i limiti ristretti in cui questo termine può essere utilizzato a proposito di un gruppo come i Darkthrone) che non saranno più riprese in futuro. In quest’opera trovano infatti spazio alcuni passaggi dal sapore vagamente avantgarde, nei quali fa la sua comparsa addirittura una voce “soprano” molto dissonante e sinistra, che riportano alla mente niente di meno che i Celtic Frost seconda maniera o i primi Therion e che costituiscono un unicum nella produzione dei nostri. Tutto questo ovviamente senza che le tracce perdano un’oncia di quella malvagità strisciante e satura che le songs dei Darkthrone da sempre possiedono e che resta il sogno proibito di centinaia di bands che continuano e continueranno a copiarli in giro per il mondo. Non so voi, ma io quando leggo il nome Darkthrone in copertina proprio non resisto…
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.