Buon debutto, dopo tre demo, per i transalpini Peste Noire; “La Sanie Des Siècles – Panégyrique De La Dégénerescence” è una ventata di aria fresca e ci propone un Black interpretato in maniera molto personale. Si apprezza subito la registrazione approssimativa e grezza, che riesce comunque a far comprendere le varie sfumature del lavoro. Il disco è molto vario, alle sfuriate Black, molto particolari e dissonanti, si anternano sia momenti più atmosferici e rallentati che attimi solisti e acustici. Un’alternanza tra brutale e raffinato che viene tenuta unita dall’indole malata di ogni nota. La musica riesce a risultare opprimente e sofferta, anche grazie al buon cantato; nei momenti più malinconici i Nostri riprendono qualche connotato alla Mortifera (in seguito sono venuto a sapere che il chitarrista ritmico proviene proprio dalla succitata band), riuscendo ad ampliare il contesto melanconico e depressivo con sfuriate dirette e con momenti più tecnici ed intricati. Il punto di forza del disco è la varietà stilistica, percettibile in ogni singola traccia e quindi nell’interezza del lavoro. Il concept, come si evince anche dal monicker della band, è direttamente riconducibile alla terribile peste che portò morte e carestia in Europa durante il XIV secolo. Non mancano piccolissimi riferimenti al Black pseudo-religioso di DeathSpell Omega, Funeral Mist e Glorior Belli. “La Sanie Des Siècles” piacerà innanzitutto a coloro i quali hanno già apprezzato gruppi come i Mortifera, ne consiglio l’ascolto anche a chi cerca una proposta particolare e che riesca ad andare oltre i classici canoni del Black, non perdendo l’essenza più pura del genere.
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