Dopo lo split con i conterranei Lorn, tornano i nostrani Near con questo demo che definirei un’ autentica gemma nera. “The Dark Art of the Death Hidden in the Castle” racchiude in sè malsane e torbide sonorità, tutt’altro che scontate, impregnate di un black metal quanto mai personale ed efficace. Le chitarre svolgono un ruolo fondamentale, ricreando quell’atmosfera angosciante e malvagia, con stacchi dall’impronta melodica che danno vita a momenti atmosferici ed evocativi. Altro aspetto da sottolineare è la produzione, capace di esaltare ogni strumento pur non perdendo di vista il sound marcio e malinconico. Il cd è composto da sei tracce; una brevissima intro cede subito il passo alla seconda “The Approaching of the Beast”, song che lascia senza fiato, dai ritmi veloci ed incalzanti che irrompono prepotentemente senza mai mostrare un solo momento di cedimento. A seguire la title track, dall’incedere relativamente lento altrenato a break fulminei, sostenuti da un’ottima sezione ritmica. La quarta traccia “And the Death takes me away in the Silent Earth”, ci regala nove minuti di atroce sofferenza, dai riff graffianti resi ancora più gelidi da uno screaming espressivo e d’impatto. “Black Soul’s Sorrow” è una traccia profonda, intensa, intrisa nella sua semplicità di una candida malinconia ricreata da un guitar-riffing ipnotico ed estremamente affascinante capace di evocare i più cupi sentimenti logorando le nostre anime. Un mesto arpeggio conclude degnamente l’album; l’outro “Tra le Montagne” segna infatti la fine di questo tortuoso e suadente cammino, che non mancherà di mietere vittime anche tra gli ascoltatori più esigenti.
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