La band nostrana Presences prende vita nell’inverno 2001 e comincia subito a realizzare una serie di demo, fino all’uscita nel 2004 di “Mutation of the Wooded Creatur”, anch’esso autoprodotto. Quest’ultimo si avvale di ben nove tracce, tre delle quali estratte dal secondo demo “The last lord of frozen mountain”. Il cd viene aperto da un’intro molto atmosferica grazie all’uso di synth che fanno spesso capolino durante i 59 minuti che lo compongono; è facilmente intuibile dunque che ci apprestiamo ad ascoltare un Black Metal dalle forti tinte sinfoniche. Inframmezzi epici e tastieristici si combinano a sonorità taglienti e rudi, in modo che nessuna delle due componenti sovrasti l’altra. In linea generale questo lavoro risulta estremamente compatto e omogeneo, le canzoni si susseguono in maniera molto lineare, a volte si ha l’impressione che ciascuna traccia sia il seguito della precedente. Purtroppo il cd, come è consueto dei demo, si presenta in una confezione molto scarna in cui non sono presenti i testi; la biografia accenna ad ogni modo a quello che è il tema su cui si basa la musica di questa band, che racconta vicende di legendari tempi remoti. Passaggi estremamente atmosferici e mesti sposano perfettamente queste tematiche creando nell’immaginario dell’ascoltatore oscure visioni di desolate epoche oramai dimenticate. Le tracce si mantengono dunque su livelli costanti, l’unico “eccesso” a mio avviso si può notare sulla penultima “Dawn of the nightdominion” -traccia più lunga del cd- che presenta una prima parte costruita su una melodia ricreata dai synth, che potrebbe risultare forse snervante per chi non apprezza particolarmente questo genere di sonorità. Il cd si chiude con “Lord of the wooded creatures” altrettanto atmosferica come l’opener, ma dalla durata più lunga. Per concludere, questo demo è sicuramente un buon lavoro, dal punto di vista tecnico e strumentale, la cui bellezza però è assolutamente soggettiva e intrinseca ai gusti personali di ognuno.
