Proveniente da Mantova il duo in questione, composto da Zanathos (voce e chitarra) e Ventogelido (batteria) , dopo un promo realizzato alla fine del 2002, esordisce con questo nuovo lavoro autoprodotto “Decadence”: trenta minuti di “classico” Black Metal , come essi stessi definiscono nelle note biografiche. In linea generale il lavoro risulta abbastanza compatto ed omogeneo, le canzoni sono strutturate su riff melodici che risentono a tratti influenze thrash, accompagnate da uno screaming d’impatto assolutamente confacente al genere proposto. La sezione ritmica è molto efficiente e gioca in maniera ottimale su diversi cambi di tempo, che alternano episodi infuriati a momenti di malinconica quiete, evidenti soprattutto nelle prime tre tracce, mentre assumono un andamento decisamente piu’ veloce nelle restanti due tracce, che mostrano, a mio avviso, il lato piu’ aggressivo e maligno del cd. Un sound in definitiva semplice , reso forse leggermente anonimo in alcune parti, ma che riesce ad ogni modo a trasmettere sensazioni opprimenti su uno scenario decadente; il titolo “Decadence” rispecchia a pieno infatti le atmosfere ricreate in queste cinque tracce. Nessuna canzone in particolare è da porsi in rilievo rispetto alle altre, la seconda “Far the Candles Burn” è quella che ha carpito maggiormente la mia attenzione, forse perché tra tutte è quella che presenta più variazioni, sia di tempo che di stile, arrestandosi di colpo circa a metà canzone proponendo una manciata di minuti dal torbido sapore dark-ambient per poi esplodere con la stessa violenza con la quale si era interrotta, portando ancora avanti il tema iniziale, cupo e agghiacciante allo stesso tempo. In conclusione un buon inizio quello dei nostri ai quali consigliamo di sviluppare al meglio la proprie capacità compositive in modo da rendere la propria proposta musicale ancora piu’ personale e interessante.
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