E’ con grande curiosità che ascolto questo lavoro autoprodotto, il secondo che giunge alle mie orecchie, realizzato da Lord Yshua, fautore di un altro progetto parallelo, gli Obscurum Malum. Chi ha avuto modo di ascoltare il precedente “Cripta Vox”, sicuramente ricorderà la particolarità del prodotto, di difficile comprensione e fortemente penalizzato da una registrazione di scarsissima qualità. In riferimento a ciò, va subito detto che “Sanctae Litaniae” pare godere di una produzione migliore, anche se probabilmente ciò è dovuto al genere proposto in questo demo che è leggermente differente da quello che possiamo ascoltare in “CriptaVox”. Infatti, le cinque tracce, hanno un sapore certamente più atmosferico dai ritmi lenti, che rende i suoni più chiari e nitidi. I passaggi di classica matrice Black fanno di rado la loro comparsa, con chitarre zanzarose all’inverosimile e suoni grezzissimi non sempre distinguibili. La sezione ritmica è pressochè assente, esaltando in tal modo i numerosi passaggi impregnati di un caratteristico alone mistico e riflessivo, in perfetto accordo con il concept che sta alla base della band. A parer mio, il risultato complessivo sarebbe stato di maggior livello se le vocals fossero state diverse o assenti..talvolta infatti appaiono spropositate, sovrastando di colpo la musica con la quale non riescono a fondersi, scindendo così due elementi che dovrebbero invece completarsi a vicenda. Nonostante la discreta e discutibile qualità del prodotto, ritengo che un personaggio del genere vada semplicemente apprezzato. Il coraggio e la modestia con cui Lord Yshua si sottopone al giudizio altrui, dimostrano una passione pura e incondizionata per la musica, una fede sana e semplice che alimenta la volontà di credere ciecamente in ciò in cui si fa, essendo consapevole dei propri limiti. E mi sta davvero a cuore fare questa precisazione, non solo per spiegare le motivazioni di un voto che per alcuni potrebbe sembrare eccessivo, ma soprattutto per porre in evidenza una qualità che pochissimi nell’ambito del Black Metal hanno, peccando di presunzione e stupida inconscia convinzione di essere delle rock star; questo mi fa davvero schifo. Ovviamente i fattori prettamente tecnici e musicali giocano un ruolo fondamentale, perché la sola passione non basta per realizzare un buon lavoro, e in ogni caso non giustifica le pessime qualità di un album, non era certo mia intenzione intendere questo. Nel caso specifico di “Sanctae Litaniae”, credo che sia pieno di spunti interessanti, sviluppati non eccellentemente ma sufficientemente apprezzabili considerando soprattutto i caserecci mezzi di registrazione utilizzati.
