Demo tape d’esordio per i Nurn, terzetto italico composto da Lurz, Reaver e Selvan (già negli Homselvareg) e votato al più tradizionale e perverso raw black metal. Quattro pezzi diretti e in your face, veloci e selvaggi, costruiti su un riffing brutale e primitivo che molto deve sia alla scuola norvegese dei primi anni novanta (soprattutto Darkthrone e Gorgoroth) sia ai gruppi proto black degli anni ottanta (Bathory su tutti). I brani sono lineari ed essenziali ma dannatamente efficaci nel loro incedere che non fa prigionieri, dotati anche di un groove accattivante che richiama a tratti i primi Carpathian Forest. A parte i soliti nomi storici, la musica dei Nurn, per il marciume e la malignità di cui è intrisa, è accostabile a bands quali Beastcraft e Necrofrost e, ovviamente, per la sporcizia dei suoni e la produzione amatoriale, alle Legiones Noires francesi. Un prodotto underground fino all’osso che mantiene alto il vessillo del black metal più puro, intransigente e senza compromessi.
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