S.V.E.S.T. – Coagula (L’Ether Du Diable)

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S.V.E.S.T., acronimo per Satanas Vobiscum Et Spiritum Tuo, è una band transalpina attiva fin dal 1997 ed autrice nel 2003 del full lenght di debutto “Urfaust”, che vede la partecipazione tra le proprie fila di alcuni membri dei Cantus Bestiae. Questa release non è il secondo album del gruppo bensì una raccolta dei due demo d‘esordio, rispettivamente “Scarification Of Soul” risalente al 1998 (primi due pezzi) e “Death To Macrocosm” dell’anno successivo (ultimi tre pezzi). Dopo un’intro abbastanza spiazzante, fatta di suoni da “grammofono” assolutamente schizzati, parte l’opener “The Black Art”, lunga suite che negli oltre undici minuti di durata riassume perfettamente tutti gli aspetti del sound di questo interessante combo. Un black metal veloce e tirato, possente e roccioso nella sezione ritmica, con riff assassini e diabolici che si susseguono senza soluzione di continuità. L’atmosfera generale è estremamente opprimente e morbosa, e trasmette un feeling oscuro e malefico che riconduce immediatamente al sottogenere del così detto Religious Black Metal di bands quali Ondskapt o ultimi Deathspell Omega. Il mood ritualistico tipico di questo filone è però leggermente meno percepibile negli S.V.E.S.T. rispetto ai gruppi testé citati, infatti i francesi tendono ad accentuare maggiormente il lato della violenza e della distruzione pure e fini a sé stesse, con alcuni regurgiti thrash corrosivi ed assoli funambolici veramente riusciti. Le songs sono tutte caratterizzate da un minutaggio piuttosto corposo e proprio per questo tendono a disperdere nella loro lunga durata quella carica primordiale che costituisce l’elemento vincente della proposta dei nostri. Brani più brevi avrebbero certamente giovato alla fruizione della musica del duo d’oltralpe, anche per la semplicità e circolarità dei riff che tendono a ripetersi ossessivamente perdendo alla lunga di efficacia. In definitiva un’opera certamente non trascendentale ma neppure da trascurare specie perché ci offre la possibilità di conoscere le radici di una band indubbiamente valida, con una registrazione finalmente accettabile.