Mini cd d’esordio, autoprodotto e limitato a trecento esemplari, per i capitolini Lapis Niger, duo formato da Zrohell, ex membro dei Noctifer, alla chitarra, basso e voce ed A.W.A.K. alla batteria. Il disco si presenta in una confezione decisamente professionale e molto curata, alla quale corrispondono pezzi di buona fattura, dal riffing non originale ma sufficientemente ispirato. Dopo la classica intro dal sapore ambient esplode “Rex Blood” e fin dall’inizio si comprendono le intenzioni bellicose della band, che assale l’ascoltatore con pezzi di breve durata, assai compatti ed equilibrati, a metà strada tra Immortal e Darkthrone. Il guitar work, d’impostazione norvegese, è estremamente tagliente e gelido, anche se risulta a tratti eccessivamente statico, e da apprezzare è anche la prova dietro le pelli di A.W.A.K. che con discreta maestria passa da ritmiche più cadenzate a tempi assai sostenuti, di matrice quasi svedese, donando alle composizioni la giusta varietà che mantiene desta l’attenzione. La produzione, pur denotando qualche imperfezione con riferimento soprattutto al volume dei diversi strumenti, appare comunque abbastanza azzeccata: non troppo nitida ma neppure confusionaria, grezza al punto giusto, mette in risalto il feeling tetro e mortifero dell’album. In definitiva si tratta di un debutto ampiamente positivo per un gruppo che suona con passione e attitudine e che mostra di aver già le idee molto chiare. In attesa di una prova dal minutaggio più corposo, godiamoci per il momento questi venti minuti di violenza e di puro ed incontaminato black metal.
