Primo full-lenght per i nostrani Draugr, (che nel linguaggio Tolkeniano significa “lupo”) che dopo svariati demo esordiscono in grande stile con un lavoro di ottima fattura sotto ogni punto di vista, a partire da una confezione molto professionale. Una band questa che si avvale dell’esperienza di membri già appartenenti ad altre validissime realtà italiane, tra cui Sturmkaiser e Svafnir, con cui spartiscono le buone capacità tecniche e compositive, riuscendo comunque a non creare dei semplici e insignificanti cloni di sé stessi come spesso accade. “Nocturnal Pagan Supremacy” è un album che suona in maniera impeccabile, con una produzione assolutamente all’altezza capace di esaltarne il sound, potente e chiaro, che rende i suoni quanto più puliti possibili, com’è giusto che sia in lavori del genere. Il Black Metal propostoci dai Nostri è piuttosto singolare e radicato su scelte stilistiche molto particolari che tendono a fondere elementi diversi tra loro, dando vita a composizioni che riescono a spaziare con assoluta naturalezza tra generi differenti amalgamati in modo tale da non far sentire il divario che ne può derivare, ma, al contrario, facendo di questa diversità il punto di forza dell’album. Sfondi sempre diversi si susseguono per tutta la durata del cd, e ad inframmezzare ogni pezzo, alternando così passaggi dal sapore thrasheggiante a scenari tipicamente folk che riprendono le classiche ballate popolari, di cui ne è un classico esempio la title track o la ottava “Furore Pagano”, tanto per citarne alcune, per poi lasciare spazio alla melodia, facendo leva su un intricato e profondo guitar riffing. Molto versatile la voce, affidata a Svafnir, che con i suoi rantoli di pazzia conferisce al lavoro quel tocco di marciume e follia che rende l’opera completa. Difficile citare una traccia di maggiore rilievo; ogni singola nota è capace di risvegliare l’antico spirito pagano che come un’ombra minacciosa aleggia sulle foreste marsicane popolate dai lupi, simbolo del potere e del terrore. In conclusione, un album da avere assolutamente la cui bellezza è arduo esprimere attraverso le parole. Onore e rispetto per una delle rare band italiane che con serietà e dedizione è stata capace di dar vita ad una proposta personale e variegata pur mantenendosi nel solco della tradizione.
