La Occultum Productions raccoglie in questa uscita i primi tre lavori degli Opera IX, storica band italica che popola tuttora la scena nostrana dopo ben vent’anni di attività. Ad aprire quest’opera “Gothik”, primo demo realizzato dai nostri, risalente al 1990. Pioneri del cosiddetto “metal occulto”, insieme a pochissime altre realtà italiane quali Mortuary Drape, Death SS e Abhor, gli Opera IX partoriscono un prodotto assolutamente unico, pregno di uno stile inconfondibile che negli anni a venire caratterizzerà un vero e proprio genere, il quale trova le sue radici nel doom/death e nel black metal. Passaggi grevi ed opprimenti danno vita ad un lavoro eccellente che odora di marcio, ancora più apprezzabile se si pensa che é stato concepito in un periodo ben lontano dallo schifo attuale; il feeling magico e occulto che si respira in queste prime cinque tracce è ben palpabile e certamente la singolare voce di Daniel Vintras dà un contributo essenziale alla buona riuscita di questo malefico gioiellino. Le sonorità pesanti e cupe dell’esordio vengono in parte accantonate nel secondo “Demo” del 1992 che risente di una maggiore contaminazione black. La qualità della registrazione non è certo delle migliori e, nonostante i quattro episodi mantengano ritmi decisamente sostenuti, l’atmosfera tetra e mortuaria è tenuta viva grazie anche alla presenza delle tastiere in sottofondo. Infine “Triumph Of Death”, 7’’ ep del 1993, limitato all’epoca a 500 copie. Due i brani contenuti, che sembrano essere una perfetta via di mezzo tra “Gothik” ed il successivo demo. I nostri continueranno a seguire la strada intrapresa agli inizi ancora per circa un decennio, sfornando svariati album, finchè Cadaveria e Flegias non abbandoneranno la formazione, che sarà da quel momento in poi destinata ad una notevole svolta stilistica. Gli Opera IX dei giorni nostri sono infatti lontanissimi da quelle sonorità così uniche e peculiari con cui avevano esordito e che sono state per sempre riposte nel cassetto. Oggi la band, che ha subito ulteriori cambi di line up, volge la sua attenzione verso lidi epic/pagan, dando prova di essere sempre musicalmente valida. Un’ottima uscita, questa, che consentirà di scoprire le origini di una band che si è ritagliata, senza troppe esposizioni mediatiche, un importante spazio nel panorama underground italiano.
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