Succulenta uscita formato tape edita dalla War Kommand Prod. e limitata a trecento copie che vede la collaborazione di alcune tra le realtà più interessanti del panorama black italiano. L’apertura viene affidata ai Via Dolorosa, band molto attiva nell’ambito della (povera) scena N.S.B.M. nostrana, che ci propone due pezzi registrati durante il live del 31 ottobre 2006 a Bedizzole: “Venti di Guerra” e “Gasmask Generation”, due perle di grezzume allo stato puro dallo stile inconfondibile, un trademark che il combo vicentino non ha mai abbandonato durante il corso dei suoi otto anni di attività. Per ovvie ragioni l’ascolto risulta particolarmente ostico, tuttavia anche in questo contesto è possibile apprezzare la violenza iconoclasta portavoce da sempre delle esplicite tematiche trattate dai nostri. Peccato che il gruppo abbia recentemente deciso di sciogliersi; purtroppo l’attitudine e la devozione non sempre bastano per portare avanti un progetto di tale portata. Buona anche la prova dei Darkness, band novarese in cui militano membri di The True Endless e A Forest. I quattro brani in questione sono degli inediti registrati nel 2002, dal minutaggio piuttosto esiguo, come la tradizione black/thash comanda. Devastante e intransigente l’assalto sonoro delle primitive “Blood” e “Covered”, episodi centrali di questa proposta assolutamente sconsigliata ai palati fini e dedicata ai cultori del black metal più rozzo e thrasheggiante. E’ quindi la volta dei Triumphus Mortis, one man band giovanissima ma dotata di grandi capacità tecniche-compositive. Le due tracce sono estrapolate dai demo “Il Risveglio Dell’Odio” e “Innominata Visione”, che ho già avuto modo di apprezare in passato. Se “Il Volo Dei Corvi Imperiali” è di classica matrice “old”, la successiva “Il Gelo Del Silenzio” è una lunga e affascinante suite orientata verso lidi maggiormente riflessivi ed opprimenti. Sofferto e angosciante il guitar riffing, coadiuvato da uno screaming lancinante molto efficace, in un’atmosfera tetra e disperata che mi ha evocato gli Abyssic Hate di “Suicidal Emotions”. Una prova davvero degna di nota che sono certa avrà un seguito altrettanto valido. A chiudere le danze gli Hanged In The Crypt che ci concedono con queste due song un saggio del full prossimamente in uscita. Il combo definisce la propria musica noise/doom/black, tre aggettivi che descrivono tre sottogeneri musicalmente molto diversi tra loro e questo basta per farmi storcere il naso. In effetti l’ascolto conferma i miei dubbi: i due episodi in questione non presentano la benchè minima struttura e ciò che la band offre all’ascoltatore è una sorta di sound check prima di un concerto, un’accozzaglia di suoni privi di nesso logico e niente più… Della serie “Non abbiamo bisogno di altri gruppi ma di terroristi”, anche se nel caso specifico sarebbe più opportuno dire che non abbiamo bisogno di altri gruppi e basta. A parte questo dettaglio, “Kulto” è una cassettina niente male che i sostenitori della scena italica non dovrebbero lasciarsi scappare.
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