A distanza di due anni dall’ottimo “Perpetua Funebre Gloria”, i Cryfemal tornano sulla scena con “Apoteosis Oculta”, ovvero il quarto capitolo della loro ormai decennale carriera. La one man band spagnola, capitanata da Ebola, prosegue il suo percorso musicale lungo sentieri già battuti in passato, calcando ancora una volta le vie del depressive black metal. Nonostante il genere in questione sia ad oggi sostanzialmente saturo di idee e privo di innovazioni, la band in questione mostra una certa personalità nella riproposizione dei temi portanti dello stesso, dando vita ad un’opera malsana ed opprimente che non scade mai nella banalità. Le atmosfere, ora nostalgicamente struggenti, ora rabbiose e malvagie, ricordano inevitabilmente i vari Xasthur e Leviathan, e, vagamente, Abyssic Hate, fatte le debite distanze. I rari momenti lenti e “riflessivi”, di cui “Apocalipsis” e “ Obito & Duelo” costituiscono un esempio, lasciano ampio spazio a tempi sostenuti, coadiuvati da una sezione ritmica martellante nel suo incedere veloce e selvaggio. Eccellenti le vocals, nient’altro che urla disumane e folli all’inverosimile sulla scia di un tappeto sonoro già devastato dal guitar riffing morboso e disperato. Nota di merito anche al booklet, che riporta tutti i testi, scritti interamente in spagnolo, ed alcune foto che sembrano uscire direttamente dai tanto rimpianti primi anni novanta. I cultori del genere non potranno far altro che apprezzare…
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