Tra i molti possibili approcci alla materia black, i polacchi Above Aurora hanno scelto quello più vicino a territori doom. Questo “Onwards Desolation”, loro primo full length ed esordio assoluto sotto l’egida della connazionale Pagan Records, è infatti caratterizzato da canzoni che si muovono fangose e catacombali, con ritmi lenti e pastosi, intervallate da sporadiche accelerazioni e scoppi di violenza black metal più canonici, a spezzare la marcia funebre del loro desolato rituale. Quest’alternanza, benché assolutamente non originale (si pensi ad esempio ai tedeschi Necros Christos o agli svedesi Runemagick), funziona anche grazie al piglio sinistro ed oscuro delle composizioni, che godono di un’atmosfera cimiteriale in grado di inquietare l’animo dell’ascoltatore più incauto. Il cantato in un growling basso e profondo ben si amalgama alla musica proposta e completa il quadro di un lavoro che non farà certo gridare al miracolo ma potrà intercettare i favori di un’ampia e trasversale fetta dell’audience metallica: i fans degli Esoteric, quelli degli Incantation, così come quelli dei primi Katatonia potranno trovare in questo disco spunti di interesse e godersi il loro breve viaggio – la durata non è eccessiva e questo è senz’altro un punto a favore – verso il riposo eterno.
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